L’Italia può attendere, Vision Pro parlerà altre lingue

L’Italia può attendere, Vision Pro parlerà altre lingue

Tra i nuovi Paesi scelti da Apple per le vendite di Vision Pro non c’è l’Italia. Una delusione per gli appassionati dello Spatial Computing

Difficile nascondere una certa delusione per l’annuncio Apple sulla disponibilità di Vision Pro al di fuori degli USA. L’atteso annuncio è infatti arrivato, ma contrariamente alle attese dei più impazienti, l’Italia dovrà ancora attendere. Almeno, per quanto riguarda un acquisto diretto del visore.

Nella lista diffusa da Apple, ci sono infatti prima di tutto i Paesi asiatici più interessati dal punto di vista del mercato, vale a dire Cina Giappone e Singapore. Ma anche una parte limitata di Europa, dove i primi a poter ordinare Vision Pro per consegne previste a partire dal 12 luglio saranno solo Francia, Germania e Gran Bretagna. Ai quali si aggiungono anche Australia e Canada.

Italia poco strategica

Difficile comprendere i criteri della scelta, su questo argomenti l’azienda non si è mai sbilanciata, per cui si possono avanzare solo ipotesi. A partire dal costo. Confermati i 3.499 dollari previsti dal listino originale, la prima ipotesi è che possano essere al di sopra delle potenzialità di un numero di utenti italiani disposti a investire tale cifra abbastanza grande da giustificare investimenti diretti sul canale di vendita locale.

Al quale eventualmente aggiungere i costi legati alla localizzazione. Le nazioni scelte hanno tutte un potenziale pubblico abbastanza ampio da riuscire ad assorbire meglio i costi per la traduzione delle applicazioni nelle varie lingue.

Oppure, più semplicemente l’intenzione di procedere per gradi, con una seconda fase di test più ampia dopo i primi riscontri raccolti per alcuni mesi all’interno degli USA.  

In attesa del prossimo giro, o del prossimo Vision Pro

In Italia quindi, lo Spatial Computing dovrà aspettare. Nel frattempo, ci si può consolare augurandosi di vedere risolti alcuni  limiti tuttora presenti su Vision Pro. A partire dall’autonomia, dalla stessa Apple dichiarata in due ore, anche se dal suo punto di vista considerata ampiamente sufficiente per completare le operazioni desiderate.

Non necessariamente una considerazione condivisibile, dal momento che tra le ormai oltre duemila app  certificate, non ci sono solo giochi e intrattenimento, ma anche quelle di produttività individuale, dove dover interrompere un lavoro, o passare a un’altra modalità, per problemi di autonomia non è necessariamente un vantaggio.

L’allargamento del mercato di Vision Pro permetterà in ogni caso di valutarne meglio il potenziale. Superati i primi entusiasmi, sono venuti alla luce anche gli inevitabili problemi di gioventù, non solo legati al prezzo, e le priorità per lo sviluppo di una seconda versione.

In particolare, ergonomia e peso sono questioni da affrontare, così come una possibile versione light, non necessariamente con visore di risoluzione 8K e tutte le funzioni accessorie, più abbordabile ma anche più pratica.

Pubblicato il 12/6/2024

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