L’ambizione Coros Dura cambia l’idea di ciclocomputer
Funzioni all’avanguardia e dettagli inediti per Coros Dura. Ricarica solare e un pulsante originale per affrontare la nuova sfida
È una sfida decisamente interessante e non scontata quella affrontata da Coros. Con il lancio di Dura, l’azienda entra infatti ufficialmente nel mondo dei ciclocomputer, con tutte le intenzioni di non giocare un ruolo da comprimario.
Si tratta infatti di un modello ambizioso, con praticamente tutte le più recenti novità offerte dalla tecnologia del settore, alla quale Coros è stata capace di aggiungere un tocco personale inaspettato.
Già al primo sguardo, si nota come Dura non sia il solito ciclocomputer. A partire dalle forme, più spesse nella parte inferiore, per assottigliarsi verso l’alto. All’apparenza, una scelta di design, anche se si potrebbe essere indotti a pensare anche a ragioni di ergonomia.
Il pulsante che non ti aspetti
Più di ogni altra cosa però, a spiccare è il pulsante di comando sulla destra, rotondo. Combinato al profilo asimmetrico, quasi a richiamare l’idea di uno smartwatch da manubrio. Il tutto, con l’aggiunta di un altro dettaglio non scontato, la ricarica attraverso il vetro a protezione del display fotovoltaico.
Un’idea ispirata chiaramente a Garmin, al quale Coros Dura non sembra voler nascondere il desiderio di mettere in discussione una posizione consolidata da tempo. Non solo per questo, naturalmente.
A partire anche da un display a colori touch da 2,7”, LCD ma assicurato dall’elevato contrasto, a prova quindi anche delle giornate di sole più splendente. Al quale abbinare un’autonomia dichiarata di 120 ore in registrazione anche con la sola ricarica.
La vera differenza capace di conquistare l’appassionato deve però guardare alle funzioni. Oltre a visualizzare tutti i dati istantanei, con spazi di personalizzazione su pagine e relativi contenuti, Coros Dura intende risolvere alcuni problemi pratici spesso decisivi quando ci si trova per strada.
Sempre sulla retta via
A partire dalla sincronizzazione automatica tra ciclocomputer, eventuale smartwatch e app su smartphone. Utile per esempio in caso di imprevisti lungo la strada, o semplici cambi di programma, con conseguenti modifiche dell’itinerario da seguire.
Oppure, ridurre l’impaccio di aver sbagliato, o cambiato strada e non dover attendere diversi minuti per il rilevamento e il ricalcolo del percorso. Senza dimenticare le opzioni relative alla sicurezza, con la possibilità di allertare contatti in automatico in caso di emergenza.
Tutto questo, accompagnato dal supporto garantito dall’app per archiviare i dati e offrire le relative analisi. All’occorrenza, da sfruttare per impostare tabelle di allenamento.
Per natura, l’appassionato di sport è molto fedele a un marchio e per convincerlo a cambiare servono novità importanti. Tutte da valutare nel caso di Coros Dura, probabilmente non incoraggiate dal prezzo di 249 dollari, in linea con i modelli concorrenti sul mercato.
Pubblicato il 18/6/2024