Con il Cerotto smart sudare è sempre un bene
Presto non sarà più necessario andare in laboratorio per alcuni esami. Grazie a un cerotto smart in grado di effettuare analisi dal sudore
La possibilità di estrarre dal sudore dati sulla salute o sulla condizione fisica in generale, non è una novità. Si parla però ancora di sperimentazioni o poco più, alla ricerca di una soluzione affidabile e pratica. Ora, grazie a un gruppo di ricerca composto da studiosi statunitensi e sudcoreani, l’obiettivo è più vicino.
La strada resta quella di sviluppare una smart patch, una sorta di cerotto tecnologico, in grado da una parte di stimolare la sudorazione in particolare nel punto dell’applicazione, e dall’altra analizzare la relativa secrezione per ricavare indicazioni a uso sanitario.
Il sudore è tutta salute
Sono infatti diversi i marcatori presenti nel sudore, utili per un semplice esame nutrizionale, ma anche per valutare lo stato psicologico di una persona, o semplicemente rilevare carenze di alcune sostanze o eventuali sintomi di intossicazione.
Attualmente, si parla di operazioni spesso invasive, dove è anche necessario impiegare macchinari a volte costosi, complessi e non necessariamente pratici. L’obiettivo ambizioso di racchiudere tutto questo in un cerotto smart non è ormai più così lontano
Gli scienziati sono infatti riusciti prima di tutto a miniaturizzare l’elettronica del caso quanto serve per applicarla a una patch adesiva. Una soluzione idrogel con un farmaco he si attiva al contatto con la pelle sembra inoltre rispondere molto bene alle esigenze di analisi, svolgendo in pratica il ruolo di sensore, il tramite tra il sudore e l’elettronica di analisi.
Arma in più contro la fibrosi cistica
La soluzione stimola la sudorazione locale, catturata da un minuscolo serbatoio, abbastanza grande però da poter essere analizzata all’istante. Per analizzare per esempio, la presenza di elementi come cloruro, zinco o ferro.
I primi test condotti su pazienti hanno confermato l’attendibilità del cerotto smart con livelli paragonabili a quelli dei macchinari tradizionali. Con in più la possibilità di procedere in autonomia all’operazione, e in qualsiasi momento.
Anche i primi studi clinici più mirati, effettuati su pazienti pediatrici affetti da fibrosi cistica, si sono rivelati incoraggianti, confermano la bontà di tale tecnologia come alternativa semplice, indolore e affidabile ai tradizionali sistemi ospedalieri per la misurazione del cloruro nel sudore. Un parametro importante per arrivare a una diagnosi di fibrosi cistica nei bambini con sintomi sospetti della malattia.
Pubblicato il 27/6/2024