Smartring da sogno, RingConn Gen 2 dura tutta la notte
Maggiore autonomia e dimensioni ridotte per RingConn Gen 2, lo smartring candidato ideale per un’analisi del sonno approfondita, ma non solo
Per vedere decollare la sfida smartring anche in Italia, con buona probabilità bisognerà aspettare la mossa di qualche grande marchio. Non è da escludere, possa già essere Samsung nei prossimi giorni, anche solo per anticipare un eventuale progetto Apple.
Nel frattempo, l’offerta rimane nelle mani di nomi meno noti ma sicuramente più specializzati e in grado ormai di offrire prodotti interessanti e di sicuro valore.
Tra questi RingConn, uno dei pionieri del settore, pronta ora a rinnovare l’offerta con Gen 2, il nuovo smartring evoluzione del primo approccio al mercato come evoluzione a livello di design e funzioni
Più piccolo e più potente
RingConn Gen 2 non si può infatti considerare un prodotto nuovo. Semplicemente, completata prima fase di confronto sul mercato, ha messo a punto i punti sui quali intervenire, agendo prontamente di conseguenza.
Non a caso, per il momento si parla di semplice prenotazione. La possibilità di assicurarsi un posto in lista d’attesa per essere tra i primi a sperimentare il nuovo imminente smartring.
Tra le novità più rilevanti di Gen 2, l’autonomia praticamente raddoppiata. Secondo quanto dichiarato da RingConn infatti, si passa da quella comunque buona di una settimana ad almeno dodici giorni. Aspetto non trascurabile, nonostante questo, il dispositivo è stato anche reso più sottile e leggero, arrivando a uno spessore di 2 mm per circa 3 grammi di peso.
Notti tranquille tra le braccia di RingConn
Interventi agevolati dall’assenza di un display, imputato principale quando si parla di ingombro e consumo. Più impoegnativi invece quelli relativi alle funzioni, in parte proprio perchè lo spazio disponibile per i sensori e relativa elettronica è veramente minimo.
Nonostante questo, RingConn Gen 2 promette di aumentare l’affidabilità per individuare situazioni di apnea notturna dall’analisi di frequenza cardiaca e respirazione durante il sonno. Migliorando di conseguenza anche la relativa analisi. Situazione dove lo smartring è decisamente avvantaggiato rispetto a uno smartwatch, per l’indiscussa maggiore praticità nell’indossarlo anche la notte.
Si tratta però anche di funzioni di un certo livello, per le quali l’ambizione è ottenere una certificazione di dispositivo medico. Quindi, c’è da mettere in preventivo anche un percorso potenzialmente più lungo per arrivare alla distribuzione.
Non ci sarà però da aspettarsi particolari trattamenti di favore sul prezzo. Presumibilmente infatti, si parte almeno dai 289 euro della prima generazione di smartring.
Pubblicato il 10/7/2024