L’ora di Galaxy Watch Ultra, sfida ravvicinata, fin troppo, di Samsung a Apple

L’ora di Galaxy Watch Ultra, sfida ravvicinata, fin troppo, di Samsung a Apple

Samsung Galaxy Watch Ultra non ricorda l’omologo Apple solo nel nome, anche forme e funzioni sono molto simili, ma in più c’è l’IA

Come probabilmente successo molto di rado negli ultimi anni, questa volta le attese di Samsung Unpacked non erano concentrate tutte sugli smartphone. C’era infatti una certa curiosità su come l’azienda avrebbe affrontato due nuove sfide interessanti: il debutto dello smartring e il nuovo Galaxy Watch Ultra, diretto rivale, anche troppo diretto, dell’omonimo Apple.

Presentato come soluzione per chi ambisce a ottenere il massimo in termini di autonomia, prestazioni e affidabilità da uno smartwatch, in realtà Galaxy Ultra ricorda fin troppo da vicino il concorrente, compreso il tentativo di nasconderne i limiti, a partire dall’autonomia.

L’intelligenza i Galaxy Watch Ultra vuole fare la differenza

Rilanciano però, sul tema del momento, l’intelligenza artificiale. Anche il nuovo arrivato si inserisce infatti nell’ecosistema Samsung, nella circostanza esteso a Galaxy Ring, utile per fidelizzare i clienti e proporre loro funzioni di livello superiore grazie proprio alla raccolta dei dati personali.

L’obiettivo di Galaxy Ultra è chiaro sin dalle apparenze. Nella circostanza infatti, vengono praticamente abbandonate le forme rotonde classiche della serie, per passare a linee molto più squadrate, anche se abbondantemente ammorbidite sugli angoli. Il legame con la famiglia di provenienza è celato nella corona, sempre presente ma non più a fare da perimetro.

Per il target di riferimento, praticamente obbligata la scelta di materiali e caratteristiche. Quindi, cassa in titanio di livello 4, resistenza all’acqua fino a 10 ATM, con la garanzia di operare all’interno di quote comprese tra 500 metri sotto il livello del mare e 9.000 metri di altezza.

Tante doti e qualche limite

Nel tracciamento delle discipline, sono state aggiunte alcune opzioni interessanti. Per esempio, la funzione Potenza di soglia funzionale utile ai ciclisti, misura la potenza massima in quattro minuti con metriche FTP arricchite dall’intelligenza artificiale. In più, la possibilità di una Zona HR personalizzata, utile a impostare meglio gli allenamenti sulle proprie caratteristiche.

Come prevedibile, il display da 1,5” è AMOLED e protetto da un vetro in zaffiro, con una luminosità di 3.000 nit, in pratica utile per essere ben visibile anche in condizione di forte luce diretta. Apprezzabile anche la modalità notturna, o a baso consumo, con display monocromatico rosso.

Si poteva forse aspettarsi qualcosa di più dal sistema di localizzazione, con la possibilità di utilizzare due combinazioni di satelliti. Valido, ma non più il meglio a disposizione. Apprezzabili i passi avanti sull’autonomia, dichiarata di due giorni per un utilizzo pieno, vale a dire con registrazione attività, e fino a quattro giorni in modalità di risparmio energetico.

Perfettamente in linea con le ambizioni Samsung il prezzo, dal quale tuttavia sarebbe lecito aspettarsi qualcos di meglio proprio ull’autonomia, utile a confrontarsi anche con gli specialisti del mondo outdoor. Galaxy Ultra parte infatti da un listino ufficiale di 699 euro.

Pubblicato il 12/7/2024


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