Vision Pro pronto a sfruttare la forza del pensiero

Vision Pro pronto a sfruttare la forza del pensiero

L’integrazione di Vision Pro permette a Synchron di aiutare i pazienti di SLA a comunicare e interagire attraverso il pensiero

Controllare un dispositivo con la sola forza del pensiero resta ancora un sogno, o quasi. Grazie però a Synchron, da qualche giorno un po’ più vicino. L’azienda specializzata, nelle interfacce a controllo cerebrale, destinate apersone con difficoltà motorie e di espressione, ha infatti sfruttato Apple Vision Pro per aiutare un paziente a interagire.

Un uomo di 64 anni, colpito da SLA, la sclerosi laterale amiotrofica, ha potuto così sperimentare le potenzialità del nuovo visore Apple in grado di interpretare i segnali inviati dall’impianto Sychron per muovere il cursore.

Dove il tocco non può arrivare, basta un pensiero

I primi passi della sperimentazione sono stati eseguiti con Apple TV o per giocare con il solitario, ma anche per inviare messaggi di testo sfruttando l’interfaccia appositamente progettata, in grado di sostituire il riconoscimento gestuale, impossibile per l’uomo.

Come facile prevedere, entusiasta la reazione del protagonista, in grado così di recuperare un canale di interazione dopo aver già perso il controllo degli arti superiori. La qualità di Vision Pro inoltre, permette di sopperire almeno in parte all’impossibilità di godere dal vivo situazioni coinvolgenti come un film in un cinema o una rappresentazione teatrale.

Synchron è specializzata nello sviluppo di strumenti in grado di trovare vie alternative per aiutare a comunicare persone impossibilità a farlo in modo naturale. Le caratteristiche e la qualità di Vision Pro permettono ora di contare su una nuova opportunità.

Più forte delle barriere

Il sistema BCI prevede un impianto nel vaso sanguigno sulla superficie della corteccia motoria del cervello, attraverso una procedura endovascolare minimamente invasiva. Una volta impiantato, il modulo è in grado di rilevare e trasmettere l’impulso del movimento in modalità wireless.

L’integrazione della relativa piattaforma, presenta anche altri vantaggi. In particolare, si tratta di un dispositivo consumer. Quindi, fruibile a tutti – naturalmente considerazioni sul prezzo a parte -, senza la necessità di dover investire nello sviluppo di strumenti dedicati.

Un altro aspetto interessante allo studio è un nuovo campo di applicazione per il Bluetooth. La capacità cioè di interpretare i segnali del cervello per tradurli in comandi da trasmettere wireless a un dispositivo, sopperendo così a difficoltà di movimento.

Pubblicato il 1/8/2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights