Più Fitbit e meno Premium, non solo per Pixel Watch
La funzione Livello di recupero giornaliero di Fitbit Premium diventa gratuita su Google Pixel Watch 3, e anche sui modelli precedenti
Le funzioni extra spesso offerte in abbonamento con l’acquisto di uno smartphone non si possono certo considerare tra le iniziative di maggior successo. Si tratti di Apple Fitness+, Fitbit Premium o simili, anche solo conoscere dai diretti interessati il numero di abbonamenti attivi è un’impresa.
Anche per questo, probabilmente nel tempo diverse opzioni passano dalla sottoscrizione a pagamento all’app standard. Nei giorni scorsi, questo è successo con alcune opzioni originarie di Fitbit e proposte inizialmente nel servizio aggiuntivo di Google Pixel Watch 3.
Il Livello di recupero giornaliero per tutti
Si tratta del Livello di recupero giornaliero. Un dato importante, perché raccoglie, analizza e sintetizza tutto quanto in pratica è in grado di fare uno smartwatch a livello di informazioni prelevate grazie ai sensori.
Utile non solo agli appassionati di sport per capire se, come e quanto sia la giornata adatta per un allenamento, ma più in generale a chiunque in cerca di aiuto su come impostare la giornata al meglio.
In pratica, si tratta di un punteggio da 1 a 100, calcolato in base all’attività dei giorni precedenti, all’analisi del sonno e dalla lettura della frequenza cardiaca. Un valore al di sopra di 30 indica il via libera per un allenamento, mentre al di sotto è consigliabile un’attività meno intensa.
Un picolo segnale di vita Fitbit
Fino a qualche giorno fa, prerogativa degli utenti Fitbit Premium. Ora invece, alla portata di tutti i possessori i Pixel Watch 3 ma non solo. Secondo quanto riportato da Android Central, l’iniziativa sarà estesa anche i modelli precedenti.
Non solo i Pixel Watch di Google, ma anche i vari Charge 5 e 6, gli Inspire 2 e 3, i Versa dalla versione 2 in avanti ed entrambi i Sense. La novità è inserita nella versione 4.23 della relativa app, la cui versione localizzata è attesa per i prossimi giorni.
Più della decisione vera e propria di Google, il passaggio di funzionalità da FItbit Premium alla versione di serie, invita a un paio di riflessioni, Prima di tutto, la conferma di un riscontro debole verso le offerte a pagamento. Anche solo perché gli 80 euro del canone annuale non sono necessariamente una cifra proporzionata all’effettivo valore della proposta. Per esempio, sono venti euro in più di quelli richiesti da Strava per un servizio molto più esteso, anche se più mirato.
Inoltre, c’è la sensazione di come Google voglia comunque tenere alta l’attenzione nei riguardi di Fitbit, nel momento in cui praticamente tutti i diretti rivali presentano novità, mentre i prodotti più simbolici dello storico marchio, Sense e soprattutto Versa, sono fermi ormai da due anni.
Pubblicato il 17/9/2024