La sfida Watch GT 5 Pro parte con il piede giusto
Smartwatch ambizioso, Huawei Watch GT 5 Pro non ha timore di fare grandi promesse. Per buona parte mantenute, e anche oltre
Negli ultimi anni, i vari tentativi di contrastare la popolarità di Apple Watch non hanno raccolto grandi successi. Nel lungo periodo, le ambizioni di Samsung e Xiaomi in occasione di nuovi annunci, hanno dovuto fare i conti con una realtà ben lontana dalla previsioni. Ora è la volta di Huawei provarci con Watch GT5 Pro, e le premesse questa volta sembrano decisamente interessanti.
A partire dal coraggio di puntare molto più sulle proprie idee e competenze senza rinunciare a prendere spunto dal mercato, ma senza cedere alla tentazione di imitare un modello di successo. Già dalle forme, dalle dimensioni e dalle linee infatti, Watch GT 5 Pro può sicuramente vantare una propria personalità.
Grande, ma non troppo
Sicuramente, i 46 mm della versione testata non sono pochi. Considerando la marcata impronta sportiva, a conti fatti più che giustificata, può però rivelarsi fin troppo ingombrante. In alternativa, resta comunque disponibile una variante da 41 mm, concepita però con una maggiore attenzione all’utenza femminile e qualche inevitabile compromesso, a partire dall’autonomia.
Dettagli comunque legati per buona parte ai gusti personali. Così come le scelte su materiali e design, dai quali emerge però la capacità Huawei di mettere in campo idee originali. La cassa rotonda ispirata al classico cronografo è in titanio, utile non solo a fini estetici ma anche per contenere il peso in 53 grammi, cinturino a parte.
Due i pulsanti sulla destra, uno integrato nella parte inferiore, uno rotondo ben più visibile subito sopra. Utile per scorrere i menu, anche se potrebbe essere sufficiente un po’ più piccolo. Nota in più, la lunetta ottagonale disegnata tra cassa e display, è touch, con un effetto bello e pratico.
Completa la descrizione uno dei probabili punti di forza di Watch GT 5 Pro, il display. Il diametro di 1,43” sfrutta quasi per intero lo spazio disponibile, ma soprattutto la qualità AMOLED è tutta da apprezzare per luminosità e nitidezza.
Senza funzioni all’altezza delle attese però tutto questo servirebbe a poco. La buona notizia, la risposta Huawei è sicuramente da apprezzare. A prima vista HarmonyOS 5.0 può sembrare un azzardo. In realtà, non si discosta da una delle tante versioni personalizzate di Android wearOS, ma in compenso può essere gestita in totale autonomia. Semmai, qualche appunto si può avanzare sulla procedura di configurazione iniziale, non esattamente tra le più lineari.
Tutto sulla salute, o quasi
Dando per scontate funzionalità ormai standard come notifiche e gestione delle chiamate al polso, due gli aspetti sui quali vale la pena soffermarsi. Non a caso, gli stessi sui quali Huawei punta per fare la differenza, salute e sport.
Al centro della sfida nel mondo smartwatch, sono naturalmente tra loro anche correlati. Watch GT 5 Pro però, dimostra come gli spazi per novità ed evoluzione siano ancora abbastanza ampi per chi abbia voglia di esplorarli.
La frequenza cardiaca, la misurazione di base, a questi livelli non può essere minimamente fonte di discussione riguardo l’affidabilità e in effetti non lo è. Come per tutti gli smartwatch, a prescindere dalle dichiarazioni dei produttori, il margine di errore aumenta all’avvicinarsi dei valori di soglia. In questo caso, le prove sotto sforzo hanno confermato una buona attendibilità sui valori di picco, meno invece sul successivo recupero, rilevato troppo lentamente .
È però solo uno dei tanti parametri misurabili, nel complesso con risultati affidabili, a parte un’eccezione. Sia il livello di ossigeno nel sangue sia l’ECG infatti, rispecchiano i valori rilevati con altri smartwatch dello stesso livello. In più, in questo caso c’è anche la possibilità di valutare la rigidità arteriosa, parametro legato alla salute cardiovascolare, da tenere in considerazione anche se in questo caso da prendere con la dovuta cautela considerata la prima fase di evoluzione nella lettura da smartwatch.
Anche analisi del sonno e controllo dei livelli di stress, quest’ultima solo dopo una curiosa serie di domande via app, sono comunque nella media. Dove invece emerge qualche perplessità è la rilevazione della temperatura corporea. Ritentata più volte, a intervalli di tempo regolari, fornisce risultati sempre molto lontani dalla realtà, decisamente poco attendibili.
Il compagno ideale per lo sport
Buona parte di queste funzioni sono però propedeutiche a quello che alla fine i mostrerà il vero argomento distintivo di Watch GT 5 Pro, l’attività fisica. Per certi versi, anche il più importante quando si parla di smartwatch, spesso fattore decisivo per la scelta. In questo caso, i dubbi sono pochi, le carte in regola ci sono tutte.
Non tanto per il numero, ormai universalmente pressoché totale di discipline tracciate, quanto per affidabilità, precisione e quantità di informazioni prodotte. In alcuni casi, anche al di sopra di prodotti punti di riferimento standard per il settore.
Nella stragrande maggioranza dei casi, quando uno smartwatch è utilizzato per sport si parla di due discipline, corsa e ciclismo. Le più indicate sia per raccogliere e analizzare dati sia per valutarne l’affidabilità, a uso anche delle restanti.
Un lavoro di precisione
Per quanto riguarda i runner, Watch GT 5 Pro è sicuramente un’opzione da valutare. Anche se in questo caso il peso si fa sentire tutto, per chi vuole sapere tutto della propria prestazione, ne vale sicuramente la pena, anche solo per la ricchezza di indicazioni riportate sul display, tracciato compreso.
A partire da un punto sul quale Huawei non si era risparmiata in fase di lancio, la precisione del GPS. Il sistema GNNS con doppio sistema di tracciamento è stato dichiarato superiore a quello dei tanto diffusi e apprezzati Garmin. Non a caso, scelti proprio per un paragone diretto in sede di lancio. In questa circostanza la differenza non è così evidente, ma negli altri casi, si nota tutta.
Per esempio, nel confronto con un Fitbit Sense 2 (anche se uscito ormai oltre due anni fa), la tracciatura è scuramente più lineare e regolare. La differenza si nota anche durante una semplice camminata o un’escursione, dove spesso l’approssimazione rende la registrazione poco credibile.
Più forte nelle difficoltà
Un discorso facilmente estensibile al ciclismo, dove anzi Watch GT 5 Pro riesce a andare oltre. Per un ciclocomputer, o un GPS in generale, in questi casi la velocità inizia a essere tale da rendere più difficile rilevare la posizione esatta. In modo particolare in situazioni delicate, come una serie stretta di tornanti in rapida successione, all’interno di una gola in una zona boschiva.
Un interessante test effettuato sulla strada ha fornito risposte inattese. In un tratto di circa settecento metri di salita, per una registrazione intorno ai tre minuti, un Garmin Edge 530 ha riportato una differenza di oltre trenta secondi. Il rilevamento cronometrico manuale ha dato ragione a Huawei. Uno spunto interessante per una potenziale linea di ciclocomputer in futuro.
Anche l’analisi a posteriori, si rivela competitiva rispetto ai rivali, dispositivi dedicati compresi. In più, con il vantaggio di rendere meno indispensabile l’utilizzo di accessori come la fascia toracica per il cardiofrequenzimetro, dove sia tollerabile un maggiore margine di precisione.
Tutto quanto si può voler sapere sulla corsa
D’altra parte, il meglio in questo caso si ottiene dalla corsa. Alle analisi classiche, si aggiunge anche una serie completa di dati avanzati. Compresi quelli in genere ottenuti solo con sensori accessori o attrezzature particolari. Si parla per esempio di cadenza, tempo di contatto con il suolo, oscillazione verticale e bilanciamento. Indicazioni utili per migliorare le proprie prestazioni o anche solo per ridurre il rischio di infortuni. Importante precisare, da sfruttare a livello amatoriale, a meno di non poter contare su un consulto regolare con uno specialista.
In generale anche chi si dedica a escursionismo, trekking o alpinismo, ma anche una semplice camminata, troverà un ottimo supporto nei riscontri forniti. Con in più, un ulteriore apporto da bussola e altimetro, apprezzabili per grafica e precisione. Ancora meglio, con la possibilità di mappe al polso, anche offline, in questo caso agevolate dalle dimensioni del display.
Non manca qualche appunto. Il più importante, qualche conclusione fin troppo affrettata. La voglia di dare più informazioni possibili spesso si traduce in un eccesso. In particolare, la serie di consigli e proposte per variare la propria attività appare quasi asfissiante. Soprattutto, solleva perplessità il calcolo del tempo di recupero, indicato in quattro giorni dopo un’attività in bicicletta di due ore, o una corsa di mezz’ora scarsa, a ritmo non eccessivo.
Con Watch GT 5 Pro, Huawei non ha timore nel lanciare una sfida diretta a Garmin. Qualsiasi dubio al riguardo svanisce con l’inserimento della modalità Golf. Completa di mappatura dei campi, e ricerca di quelli in zona, può contare però sulla versatilità di un modello non dedicato e soprattutto su un prezzo ben diverso da quello del rivale.
Tutta un’altra musica
C’è un altro aspetto trasversale sul quale Watch GT 5 Pro riesce a distinguersi, l’ascolto di musica. Nei casi più semplici concepito come semplice controllo a distanza del lettore dello smartphone, in altri collegato ad auricolari Bluetooth, in questo caso può contare anche su un ascolto autonomo. Certo, non una novità assoluta, ma la qualità dello spekaer, spesso una presenza poco più di simbolica, non è scuramente da disprezzare.
Tutto questo alla fine dei conti potrebbe tradursi in uno sfruttamento eccessivo dell’autonomia, soprattutto utilizzando le varie opzioni in combinazione. In realtà, è un falso problema, nel senso che anche se la dichiarazione ufficiale è di due settimane nella poco probabile modalità di base, di fatto si raggiunge tranquillamente la settimana anche con un utilizzo regolare del GPS.
Anche per questo, le ambizioni Huawei appaiono giustificate. I ritocchi auspicabili non mancano, a partire da una maggiore facilità di trovare le informazioni desiderate, soprattutto nell’app. Dall’insieme però, Watch GT 5 Pro è sicuramente un’ottima soluzione da valutare in particolare per chi pratica sport o attività outdoor. Il prezzo di 379 euro è altrettanto ambizioso, ma nel confronto con i più diretti rivali l’ostacolo maggiore può essere dover intaccare posizioni consolidate da tempo.
Pubblicato il 1/11/2024