Operazione al cuore in vista per Google Pixel Watch 5
Importante cambio in vista per gli smartwatch Google. Pixel Watch 5 abbandonerà i processori Qualcomm per adottare i propri Tensor
L’attenzione Google sul fronte wearable resta concentrata soprattutto su Pixel Watch. Mentre dei prodotti Fitbit si sente parlare sempre meno, l’azienda è al lavoro per un importante passaggio di tecnologie nell’offerta originaria.
Ci sono buone probabilità perché il futuro Pixel Watch 5 segni una svolta per certi versi storica nel settore, una nuova importante sfida per Google. L’architettura Quantumm utilizzata finora lascerà il posto al processore proprietario Tensor, seguendo in un certo senso la strada già tracciata per gli smartphone.
Un’indiscrezione all’apparenza secondaria per chi uno smartwatch si limita a indossarlo e utilizzarlo. Potenzialmente rivoluzionaria invece per il futuro delle strategie Google e una nuova sfida tanto impegnativa quanto interessante.
Voglia di risparmio, energetico
Secondo quanto riportato da Android Authority, tra le ragioni non c’è solo la possibilità di sviluppare il progetto in maggiore autonomia e allargare il proprio raggio d’azione. Tensor infatti intende intervenire su uno dei maggiori problemi incontrati dagli smartwatch Google, l’autonomia.
La totale conoscenza della piattaforma, permetterà inoltre a pixel Watch 5 un salto di qualità sul fronte dell’analisi. Oltre a una migliore analisi del sonno, in particolare per la prossima grande sfida del settore, il controllo della pressione nel sangue. Un fronte dove finora solo Huawei si è avvicinata in modo significativo con Watch D, ma soprattutto dove Apple e Samsung sono al lavoro già da diverso tempo.
Importante però precisare, il passaggio di processore a Tensor non comporta automaticamente un passo avanti nell’autonomia. Risultati già apprezzabili si sono comunque già visti su diversi modelli, sempre costruiti intorno a Qualcomm, capaci di ottimizzare i consumi anche attraverso la gestione delle funzioni sviluppate proprio su WearOS.
Risultati non scontati
D’altra parte, i risultati comunque apprezzabili raggiunti da Google con l’evoluzione dalle prime versioni di Pixel Watch sviluppate intorno agli esosi processori Exynos SoC in termini di consumi ai più risparmiosi Qualcomm aveva già portato a buoni risultati.
Ora però, i programmi Qualcomm non prevedono a breve ulteriori sviluppi della piattaforma, o almeno non quanto atteso da Google. Di conseguenza, meglio fare affidamento solo sulle proprie forze. Se sia una scelta azzeccata questo si potrà sapere solo con il rilascio ufficiale di Pixel Watch 5, un progetto non necessariamente a breve termine, potenzialmente destinato a dover aspettare una generazione intermedia, tutta da decifrare.
Pubblicato il 4/11/2024