L’idea Atlas per far decollare gli smartglasses Apple
Apple ha avviato il processo interno Atlas per conoscere potenziale e prospettive di un nuovo modello di smartglasses con realtà aumentata
Con il passare del tempo, Vision Pro si rivela un successo sempre più lontano dalle ambizioni Apple, almeno per quanto riguarda popolarità e vendite. Questo non significa però aver rinunciato a sviluppare il progetto e continuare a investire nella realtà aumentata. Secondo le ultime indiscrezioni infatti, c’è un ritorno di attenzione per gli smartglasses.
Per come è stato importato, il progetto Atlas è un lavoro a lungo termine. Non c’è infatti ancora alcuna indicazione su una possibile data di arrivo sul mercato, comunque lontana, ma una semplice dichiarazione di intenti rivolta soprattutto al personale interno per analizzare meglio il mercato e capire come muoversi.
Sondaggio interno sugli smartglasses
Una procedura insolita solo all’apparenza. Per Apple è infatti la regola testare al proprio interno il potenziale di un prodotto e decidere quindi tempi e modalità dei relativi investimenti. Prima ancora di passare a ricerche più diffuse sul mercato. In teoria, una strada utile a evitare fughe di notizie, evidentemente non sempre efficace.
Il rapporto di Bloomberg al riguardo sembra infatti piuttosto preciso. Non tanto di dettagli tecnici, quelli ancora molto lontani dal poter essere anche solo ipotizzati, quanto sulla strategia adottata e già avviata.
Meta e Spectacles le fonti di ispirazione
Le uniche indicazioni riguardano una probabile fonte di ispirazione nei Ray-Ban Meta, tra i pochi modelli smartglasses ad ver incontrato un certo favore tra i clienti, ai quali però combinare la tecnologia dei propri AirPods
Sempre guardando a Meta, c’è un altro probabile spunto interessante, il recente progetto Orion. Un concetto più attuale e completo di smartglasses, più vicino allo Spatial Computing tanto caro a Apple. Meno quotati, ma comunque potenialmente interessante, anche gli sviluppi recenti degli Spectacles di Snap
Per Atlas quindi, le fonti di ispirazione non mancano. La questione è essenzialmente prima di tutto sui tempi, per individuare il momento giusto di proporre una tecnologia finora capace di raccogliere pochi consensi. Oltre naturalmente alla necessità di proporre degli smartglasses con realtà aumentata se e solo quando saranno all’altezza del blasone Apple e non solo un’imitazione più elegante di modelli esistenti.
Pubblicato il 7/11/2024