La riscossa di Vision Pro passa dai videogiochi, Apple permettendo
I risultati inferiori alle attese di Vision Pro dovrebbero indurre Apple a credere di più nel mondo dei videogiochi, ma con proposte nuove
Se e quando Vision Pro riuscirà a esprimere tutto il vero proprio potenziale, con buona probabilità sarà nel mondo dei videogiochi. Attualmente infatti, l’innovativo visore Apple raccoglie consensi, meno del previsto, solo come strumento per il probabilmente ancora troppo prematuro Computer Vision.
Eppure, una configurazione hardware di assoluto livello, a partire da potenza del chip e qualità del display, rendono Vision Pro uno strumento a misura di appassionato di videogiochi.
Il problema, analizzato anche dall’esperto di Bloomberg in materia Marc Gurman, è la maggiore attenzione di Apple al mondo dell’intrattenimento più in generale e non al settore sempre molto attento ed esigente, ma altrettanto disponibile alle novità, dei videogiochi.
La strada dei videogiochi è quella giusta
Il problema, è la scarsa disponibilità di titoli, soprattutto quelli dedicati. Si parla infatti di uno strumento innovativo e per certi versi rivoluzionario. Pensare di usarlo solo per i giochi più semplici di Arcade o come alternativa ai comuni visori per PlayStation e Xbox, è troppo limitato.
Da sempre nel mondo dell’informatica, per il successo di uno strumento diverso da quelli precedenti, servono anche nuovae applicazioni mirate, in grado di sfruttarne al meglio tutto il potenziale, e Vision Pro non può fare eccezione.
Probabilmente, il problema è come in realtà si parli di uno dei settori dove Apple ha meno competenze e serve quindi la necessità di trovare un partner in grado di affrontare la sfida insieme, e sostenere naturalmente il rischio dei relativi investimenti.
Il successo tuttavia, al momento appare sicuramente più probabile dell’attuale mercato di riferimento. Un visore in grado di combinare una visuale diretta alla realtà aumentata con la qualità e la velocità di Vision Pro, non esiste sul mercato.
Giochi nuovi per un visore nuovo
Non ha quindi molto senso pensare di adattare videogiochi esistenti. Ne servono di nuovi, progettati su misura e soprattutto in quantità sufficiente da convincere gli appassionati a spendere diverse migliaia di dollari o euro.
L’unico dubbio al momento, può riguardare l’interfaccia. Se insistere cioè nello sviluppo di un sistema di riconoscimento gestuale completamente naturale, oppure fare un piccolo passo indietro e allinearsi alla tendenza tuttora in atto dei videogiochi di utilizzare una qualche forma di controller.
Da quando sono nati, il settore dei videogiochi è uno dei più importanti per il mercato IT. Continuare a ignorarlo, o sottovalutarlo, soprattutto di fronte all’avanzare anche di Meta, per Apple rischia di rivelarsi un errore pesante per il futuro di Vision Pro.
Al momento infatti, le vendite non si possono considerare in linea con le attese. Si parla di non più di cinquecentomila unità a livello globale. La prima sfida Apple per il 2025 sarà quindi quella di rivedere la propria strategia sul visore. Se insistere nella strada scelta inizialmente, magari limitandosi a stimolare gli sviluppatori a dedicarsi maggiormente ei videogiochi, oppure intervenire in prima persona, eventualmente con una collaborazione di alto livello.
Pubblicato il 9/12/2024