Dalla voce al testo, la sfida XanderGlasses cerca ascolto
I XanderGlasses aprono una nuova frontiera per il mondo smartglasses, la traduzione di voce in testo per chi ha problemi di udito
L’interesse suscitato da Apple con l’evoluzione più recente degli AirPod come strumento a supporto dei problemi di udito non ha avuto ripercussioni solo sui produttori di apparecchi acustici. Ha aperto la strada a un modo diverso di vedere i wearable. Un messaggio prontamente tradotto in pratica anche da Xander, con un’applicazione sicuramente inedita di smarglasses, i XanderGlasses.
L’obiettivo è esattamente lo stesso, rendere la vita più semplice per chi fatica a cogliere voci e suoni con uno strumento di uso quotidiano. La strada seguita però è completamente diversa.
Smartglasses per parlare
Si parla naturalmente di smartglasses, dove quindi oltre ai suoni entrano in gioco le immagini. In questo caso, dalla combinazione delle due sorgenti, si ottiene la conversione istantanea in testo, proiettato quindi sulla lente, come una sorta di sottotitoli.
Un compito solo all’apparenza facile. Una sorta di traduzione simultanea infatti, oggi non è certamente una novità assoluta. La capacità di progettisti Xander è quella di analizzare i suoni ambientali, per riconoscere la voce proveniente dalla persona con la quale si sta interagendo, così da concentrare la traduzione su quella.
Il sistema richiede di conseguenza una tecnologia all’avanguardia Non a caso, il progetto premiato di recente al CES 2025 è stato sviluppato in collaborazione con Vuzix, specialista del settore e attualmente tra i protagonisti in assoluto anche per quanto riguarda le vendite, prevalentemente orientate al mondo professionale.
L’idea in più, al momento per pochi
Ora però, con gli XanderGlasses, si punta ad aprire un altro fronte, quello della Salute. Per quanto riguarda gli smartglasses, un settore ancora tutto da esplorare, se non per alcune applicazioni nel campo della medicina applicata, a uso di specialisti.
Anche se in questo caso si parla ancora di un pubblico mirato, l’evoluzione è sicuramente da seguire. Per esempio, guardando al mondo sempre interessante della traduzione simultanea, dove al momento non esistono risposte soddisfacenti sia dal punto i vista dell’efficacia sia per il prezzo.
Se possono diventarlo gli XanderGlasses è ancora molto presto per dirlo sicuramente, ci sono due fattori sui quali intervenire. Prima di tutto, l’estetica decisamente migliorabile. Al momento infatti, appaiono troppo ingombranti e non particolarmente accattivanti nelle linee. Adatto solo per un utilizzo occasionale.
L’altro, il prezzo. I 4.999 dollari appaiono decisamente tanti. Troppi per pensare possa diventare realmente una proposta di largo consumo e non solo una fase sperimentale per capire se e quanto un prodotto del genere possa raccogliere attenzione.
Pubblicato il 20/1/2025