Alexa+ pronta a mostrarsi più intelligente e amichevole

Alexa+ pronta a mostrarsi più intelligente e amichevole

La seconda generazione del sistema di riconoscimento vocale Amazon, Alexa+, punta sull’IA per dialoghi più naturali e nuovi servizi

Dopo una prima fase di successi alternati a qualche contrattempo, per i sistemi di riconoscimento vocale è il momento di un salto generazionale. L’avanzata dell’intelligenza artificiale e la diffusione di dispositivi, wearable compresi, in grado di sfruttarla, hanno indotto Amazon a non aspettare oltre per lanciare Alexa+.

L’obiettivo è prima di tutto riuscire a superare i limiti incontrati finora, a partire dalle difficoltà nel comunicare in modo effettivamente naturale, senza apparire goffi o sentirsi come una sorta di robot. Non a caso, buona parte dei dispositivi con interfaccia locale, a partire dall’intera linea Echo, poco dopo il lancio ha visto il prezzo scendere più rapidamente di ogni previsione.

Non c’è più spazio per le incomprensioni

La sfida di Alexa+ è quindi prima di tutto riconoscere il parlato fluido, senza dove più ripetere o scandire i comandi, e tradurlo in servizi realmente utili, possibilmente non solo per diletto, come spesso succede.

Un primo passo interessante in questa direzione è aver eliminato il comando iniziale. Quindi, non sarà più necessario iniziare ogni richiesta con “Alexa”; la promessa è riconoscere una voce e agire di conseguenza.

Questo grazie appunto all’intelligenza artificiale, in grado di memorizzare anche preferenze e tipo delle richieste, in modo da ricondurle alla persona. Sulla spinta di questo, la conversazione non sarà più sostanzialmente a senso unico, ma potrà trasformarsi in un dialogo più naturale.

Alexa+ infatti potrà prendere l’iniziativa in modo autonomo. Riconoscendo la presenza di una persona nei paraggi e analizzando la voce, oppure, combinando i dati dagli altri dispositivi smart nei pressi. Tra le prospettive più intriganti, ma non necessariamente affidabili, ordinare una spesa in autonomia o prenotare un ristorante.

Per esempio, con Amazon Music, Spotify e altri servizi, è possibile intrattenere conversazioni approfondite sui propri artisti preferiti e le relative discografie. Si potrà anche guardare film e programmi TV e porre domande su personaggi, episodi, colonne sonore o saltare direttamente a una scena specifica, senza bisogno di cercare il telecomando.

Un aiutante in casa

Più in generale, con il passare del tempo, e la memorizzazione dei dati sulle persone presenti in casa, si può contare su un supporto nella gestione delle comuni attività familiari. Dalle pratiche per la gestione domestica a organizzare appuntamenti di tutti.

La premesse sembrano interessanti, come d’altra parte lo erano quelle della prima generazione. I miglioramenti sicuramente non mancano, resta sempre tutta da valutare l’effettiva efficacia. Una domanda alla quale solo il campo potrà dare una risposta.

Per quanto riguarda l’Italia, non subito. Almeno, non in una prima fase dove la soluzione sarà disponibile solo per il mercato USA. Altro aspetto da considerare, per chi non ha l’abbonamento a Prime, il servizio sarà a pagamento. Tra i primi modelli ad adottare Alexa+, gli Echo Show 8, 10, 15 e 21.

Pubblicato il 27/2/2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights