I wearable Xiaomi-Huawei all’attacco di Apple, ma Watch reagisce

I wearable Xiaomi-Huawei all’attacco di Apple, ma Watch reagisce

Il ritorno di interesse per i wearable cresce, soprattutto per i modelli XIaomi e Huawei, arrivati a insidiare Apple Watch, ma solo per poco

I primi dati sull’andamento dei wearable nel 2024 scacciano definitivamente le prospettive preoccupanti rilevate invece l’anno prima. Dopo l’impennata del periodo Covid infatti, il successivo rallentamento sembra aver ora lasciato definitivamente il passo a una situazione più all’insegna della stabilità.

È il primo dato sottolineato da Canalys, il cui bilancio attuale per il settore perla di 193 prodotti venduti, con una crescita del 4% rispetto al 2023. Dopo la progressione più timida dell’anno precedente, un segnale più concreto di potersi lasciare alle spalle le preoccupazioni maturate negli ultimi tempo.

Qualche nota stonata tuttavia non manca. Al momento infatti, per i wearable si parla di un mondo fortemente polarizzato. Come prevedibile, il maggiore contributo alle vendite arriva dalla Cina, mentre gli USA segnano una certa flessione. Meno scontata invece, è l’inversione di tendenza dell’India, negli ultimi anni, una delle principali spinte.

Asia protagonista, nel bene e nel male

In dettaglio, il 30% dei wearable è acquistato in Cina, con una crescita del 20% nel giro di dodici mesi e un’accelerazione del 50% solo nell’ultimo trimestre del 2024. Viceversa, nella vicina India, il passo indietro del 22% è di quelli importanti, in un mercato segnato anche da un’attenzione quasi esclusiva, il 96%, verso i modelli più economici.

Gli smartwatch di base, sostanzialmente smartband, sono al momento i preferiti. La loro evoluzione li ha resi ormai prodotti completi e quindi appetibili, a prezzi più accessibili degli smartwatch, in grado di fare tantissime cose, non sempre utili a tutti, e soprattutto spesso grandi e pesanti.

Apple Watch colpito ma non affondato

È la scelta al momento più diffusa sul mercato, dove la crescita dell’8% nelle vendite segue quella ancora più importante del 25% nel 2023. Una situazione interpretata al meglio da Xiaomi, e in parte anche da Huawei, pronte a rispondere a queste esigenze, e insieme capaci di conquistare il 41% delle vendite. Importanti i progressi annuali, rispettivamente del 42,2% e del 52,2%.

Al momento però, ancora non abbastanza per insidiare Apple. Dopo un anno meno brillante del solito, per i Watch il finale del 2024 ha segnato una netta ripresa nelle vendite, anche maggiore delle aspettative. Se alla fine del terzo trimestre l’inseguimento Xiaomi poteva considerarsi cosa fatta, i nuovi Apple Watch annunciati a settembre, hanno favorito una reazione utile a ripristinare almeno in parte le distanza e chiudere l’anno con una quota del 19,2%, nonostante un calo del 3%.

I più diretti rivali restano comunque a poca distanza. La progressione del 42,2% di Xiaomi vale una quota del 15,2%, mentre quella ancora più  consistente di Huawei, il 54,2%, vale il 13,7%.

Non si può considerare negativa neppure la prestazione dei wearable Samsung. Nel 2024 le vendite sono salite del 34,9%. Meno tuttavia dei più diretti rivali nel contrastare il lungo dominio Apple, anche se con una quota di mercato salita all’8,1%.

Pubblicato il 13/3/2025

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