Gli Apple AirPods pronti per sfida della traduzione istantanea

Gli Apple AirPods pronti per sfida della traduzione istantanea

Sembra essere la traduzione istantanea la nuova sfida nel cantiere Apple per gli AirPods. Obiettivo impegnativo, ma utile a distinguersi

Il livellamento in corso ormai da qualche tempo sul fronte auricolari total wireless, rischia di penalizzare soprattutto chi ambisce a proporre un prodotto di fascia alta, con relativo prezzo. Primi tra tutti naturalmente la famiglia AirPods, dove però Apple non ha alcuna intenzione di subire passivamente la situazione.

Già lo scorso autunno, in occasione della presentazione di nuovi modelli, Apple ha aperto un nuovo terreno di confronto, lanciando il supporto acustico per chi ha leggeri problemi di udito. Una mossa vincente, considerata le ripercussioni sulle quotazioni degli specialisti del settore.

Una strada inoltre, sulla quale si stanno già dirigendo anche i diretti rivali. Serve quindi un ulteriore passo in avanti e anche questa volta sembrano esserci ottime premesse.

Idee da tradurre in nuovi successi

Come rivela infatti Mark Gurman di Bloomberg, a breve avremo una serie di AirPods, presumibilmente a partire dalle versioni Pro, pronti ad affrontare la sfida della traduzione istantanea.

Una conferma della grande attenzione verso le funzioni per la salute o più in generale accessorie, utili a caratterizzare e distinguere meglio degli auricolari total wireless ormai diventati quasi una commodity, da scegliere soprattutto in base al gusto personale o al prezzo.

Le prime indicazioni in tal senso, sono attese già a giugno, in occasione del WWDC 25, con la probabile presentazione di iOS 19, dal quale si potrà capire la compatibilità del nuovo sistema operativo con queste funzioni.

Ambizione di tanti, spesso delusa

In ogni caso, non si tratterebbe di una novità assoluta. La traduzione istantanea è oggetto di attenzione da tempo, con soluzioni più o meno pratiche ed efficaci. La stessa Google nella più recente versione dei Buds Pro, la prevede in abbinamento a uno smartphone necessario per eseguire l’operazione e trasmettere la risposta attraverso lo speaker.

Modalità tuttavia finora rivelatasi poco pratiche e ancora meno affidabili. Creando ancora più impaccio in situazioni di dialogo già difficili. A oggi, per quanto possa sembrare rozza, la via migliore resta comunque il traduttore Google sullo smartphone, mostrando all’interlocutore il testo tradotto, superando così anche i rischi legati alla pronuncia.

D’altra parte però, Vison Pro a parte, Apple ha insegnato come sia capace di affrontare la sfida solo nel momento in cui ha in mano carte vincenti o sia almeno in grado di cambiare le regole del gioco. Reale indiscrezione o mossa di marketing che sia, sicuramente l’idea della traduzione istantanea sugli AirPods avrà l’effetto di attirare l’attenzione per qualche tempo, anche in assenza di reali novità.

Pubblicato il 18/3/2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights