Pagati per camminare, la ricetta WeWard per la salute

Pagati per camminare, la ricetta WeWard per la salute






Parte con buoni risultati anche in Italia l’idea WeWard, per guadagnare camminando e in cambio dei dati personali

Se pensare alla salute non è uno stimolo abbastanza forte per mettere in moto il proprio corpo anche solo con una camminata quotidiana, l’idea WeWard di di un piccolo guadagno extra a ogni passo può riuscire là dove finora i consigli dei medici ed esperti finora rimangono spesso non ascoltati.

Dopo un periodo di sperimentazione all’estero, a partire dalla Francia Paese di origine, ora WeWard  affronta la sfida in grande stile anche in Italia.

Un Paese dall’elevato contrasto tra appassionati di sport e sostenitori convinti della vita sedentaria può così rivelarsi terreno ideale per valutare l’efficacia dello stimolo economico come tutela della salute.

Partenza a pieno ritmo

Dall’avvio ufficiale dell’iniziativa lo scorso 11 gennaio, l’azienda ha infatti registrato risultati decisamente interessanti. Nella prima settimana, è stata tra le app più scaricate dagli utenti Apple, mentre anche su Google Play per i primi giorni ha occupato le posizioni di testa. Per meglio capire, a ridosso della popolare Verifica19.

Importante sottolineare subito però, non si tratta certamente di ambire a guadagno clamorosi. Allineandosi alla media giornaliera dei diecimila passi utili a ricavare benefici sulla salute, si parla di pochi euro, al massimo qualche decina, nel giro di un mese.

Secondo diversi utenti , anche la procedura per configurare l’app, validare l’impegno giornaliero e riscattare il credito non appare delle più semplici. C’è augurarsi, si tratti solo di problemi di gioventù.

Entità, modalità e condizioni per l’uso

Sempre da ricordare infine, un aspetto non sempre tenuto presente a dovere. App come WeWare, devono la propria fortuna alla raccolta dei dati personali e alla relativa pubblicità. Profilo dettagliato, sondaggi e autorizzazioni sono quindi la merce di scambio per ambire al compenso.

Resta comunque da tenere in considerazione un altro fatto importante. Secondo l’OMS, attualmente la sedentarietà è il quarto fattore di rischio di morte e al riguardo l’Italia negli ultimi anni segna una tendenza al peggioramento. Quindi, qualsiasi stimolo a cambiare la situazione è da considerare il benvenuto.

Inoltre, aspetto non trascurabile, parte dei compensi finisce in beneficenza. Secondo quanto dichiarato da WeWard, 60mila euro degli oltre due milioni di euro conteggiati agli utenti, sono stati devoluti in donazioni alle Onlus ONU Femmes France ed  Eden Reforestation Projects

Per dare un’idea dei potenziali guadagni, sempre stando alle dichiarazioni dell’azienda, con un impegno regolare, accettando le sfide proposte, guardando i video pubblicitari e aderendo alle promozioni ed effettuando acquisti su siti Web partner, si può ambire alla cifra di duecento euro all’anno.


Pubblicato il 26/1/2022

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