Se in auto c’è Nuance, il dialogo si fa intelligente
Guardando a lungo termine, uno degli ostacoli maggiori da superare per le autovetture a guida autonoma, è attualmente il sistema di interfaccia vocale con il conducente. Per agevolarne la diffusione, da comandi codificati e ben scanditi, è necessario passare a sistemi più naturali.
Un obiettivo nel quale si sta impegnando Nuance, pronta però a fornire anche soluzioni utili anche in tempi molto più brevi, per i sistemi già in uso sui modelli di serie. Dragon Drive, la piattaforma realizzata dall’azienda per l’automobile connessa basata su intelligenza artificiale, integrerà infatti all’interno del sistema Automotive Assistant più funzionalità di conversazione e cognitive. In questo modo, sarà possibile offrire a chiunque sia in macchina la possibilità di attivare richieste in termini di navigazione, musica e informazioni, oltre alle diverse funzionalità dell’auto, utilizzando solo voce.
Non sarà quindi più necessario pronunciare frasi ad hoc o premere pulsanti appositi. Per le case automobilistiche, questo significherà inoltre possibilità di offrire funzionalità personalizzate per controllare e interagire con i sistemi e le applicazioni di smart home.