Nel Versa 4 ancora tanta Fitbit e poco Google
L’evoluzione di Versa 4 sarà all’insegna della continuità. Ecco le novità dello smartwatch più rappresentativo di Fitbit
Si avvicina la scadenza dei due anni dall’annuncio Fitbit per Versa 3 e Sense. Il periodo di tempo in genere utilizzato dall’azienda subito dopo acquisita da Google per rinnovare i modelli più rappresentativi della propria gamma. È arrivato così il momento giusto per chiedersi come potranno essere i nuovi smartwatch, in particolare Versa 4.
A due anni di distanza, rimane infatti il modello più rappresentativo del marchio, anche quello capace di raccogliere i maggiori consensi grazie a una buona combinazione di versatilità e affidabilità. Ora però è il momento di guardare oltre e Android Central ha indagato su come potrebbe essere il nuovo smartwatch.
Da fonti interne Fitbit sono infatti trapelate alcune indicazioni interessanti. Per esempio, entrambi Versa 4 e il probabile Sense 2 avranno uno schermo simile, con risoluzione da 336×336 pixel.
Wear OS può aspettare
Uno degli aspetti più interessanti però, è la conferma del sistema operativo, con la conferma di Fitbit OS in una nuova versione. Questo non significa naturalmente ignorare il più volte ventilato Wear OS. Per adesso, si preferisce però la strada di una progressiva integrazione. Lasciando il sistema proprietario Google al proprio Pixel Watch. Probabilmente, anche nell’intento di differenziare le due offerte il più possibile.
Delle novità dovranno comunque esserci e la più probabile è proprio un’apertura verso Wear OS. In modo parziale, per due ragioni. Prima di tutto Fitbit OS si è dimostrato molto meno esigente in termini di RAM e consumi. Inoltre, in questo modo rimane la piena compatibilità con gli utenti iPhone, una quota comunque importante di utenti Versa.
La strada passerò comunque per la piena integrazione dell’interfaccia vocale Google Assistant già inserita. Inoltre, considerato il riscontro praticamente trascurabile, appare probabile la svolta in direzione del sistema di pagamento Google Pay, abbandonando quello proprietario. Non è escluso anche qualche passo in più per le funzioni accessorie, a partire dall’agenda e dalle mappe. Discorso simile, l’estensione da Spotify a includere anche YouTube Music per l’ascolto di musica
Al riguardo, resta da escludere l’integrazione totale dei dati geografici, limitandosi eventualmente a supporto per le indicazioni o le informazioni parziali in un raggio d’azione limitato. Come insegnano Garmin e Suunto, memorizzare le mappe in Versa 4 aumenterebbe inevitabilmente i costi. Inoltre, la scarsa efficacia dell’app Strava sui modelli esistenti sembra un invito alla prudenza.
Pulsante capacitvo, il tasto dolente
Sul fronte hardware Fitbit non è mai stata generosa di dettagli tecnici. Alcuni avvii di app e velocità di reazione portano però almeno ad augirarsi un aggiornamento anche su chip e RAM. In particolare, sul tanto elegante quanto poco pratico pulsante capacitivo sulla sinistra.
Scomodo e difficile da usare, il più delle volte viene ignorato. Più probabile invece, un azionamento casuale, con relative conseguenze. Proprio da questo è ipotizzabile possano partire eventuali ritocchi al design. Meglio ancora, con uno sforzo per ridurre ancora lo spessore della cornice non utilizzata tra display e cassa.
Più delicata la questione legata ai sensori. Rispetto ai diretti rivali, Samsung Galaxy e Apple Watch, Versa 4 rischia di pesare anche una decina di grammi in più. In particolare se dovesse essere sfruttata l’esperienza Charge 5 e aggiungere il sensore per ECG e quello EDA per una gestione più accurata dello stress. Se il primo può restare uno dei principali fattori distintivi rispetto a Sense, il secondo sarebbe un’evoluzione di funzioni già disponibili.
Peso e dimensioni influiscono naturalmente anche le considerazioni sull’autonomia. Al momento del lancio, Versa 4 era siuramente sopra la media. In questi due anni però, i progressi sono stati evidenti e qualche miglioramento dai sei giorni, con dodici ore di tracciamento GPS, è da mettere in preventivo. Da conciliare però, proprio con lo spazio disponibile e le funzioni integrate, soprattutto quando si parla di app di terzi, più difficili da gestire sotto questo punto di vista.
Nel rispetto della popolarità guadagnata in questi anni, Fitbit non potrà comunque limitarsi a un aggiornamento di facciata a o poco più. Versa 4 dovrà segnare a tutti gli effetti una nuova generazione di smartwatch. Come successo con gli ultimi modelli, augurandosi venga mantenuta anche la politica di non intervenire in modo significativo sui prezzi.
Pubblicato il 6/5/2022