Vendite di smartwatch più forti degli eventi

Vendite di smartwatch più forti degli eventi






Apple Watch resta la scelta preferita da un acquirente su tre, in un contesto dove le vendite di smartwatch restano in crescita

Restano ancora una volta positivi i segnali trasmessi dal mercato degli smartwatch. Se le prime anticipazioni sul settore wearable in generale lasciano intendere un possibile rallentamento, nel primo trimestre del 2022 le vendite di orologi della nuova generazione toccano un nuovo record.

I dati rilevati da Counterpoint stimano infatti nel 13% la crescita nelle vendite di smartwatch rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La situazione internazionale sembra quindi influire solo marginalmente il settore, più soggetto invece alle variazioni stagionali.

Per esempio, rispetto alla fine del 2021, Xiaomi accusa sì un -28%. Non abbastanza però da mettere in discussione un bilancio annuale comunque positivo.

Apple Watch non teme confronti

Chi invece sembra non accusare alcuna tipo di problema, resta Apple. Il primato del settore resta infatti saldamente nelle mani delle varie versioni di Watch in commercio. Un dominio quantificato nel 36% delle vendite, più di uno su tre.

A ulteriore motivo di soddisfazione per Apple, il marchio resta il preferito dai giovani, garanzia di continuità ancora per qualche tempo. Nei dodici mesi di riferimento, l’aumento è stato del 12%. Solo in parte influenzati dai ritardi nelle consegne di fine 2021.

Samsung invece, si prende la rivincita su Huawei. Nel giro di un anno infatti la situazione si è ribaltata, con la casa coreana salita da una quota di mercato del 7,8% a un importante 10,1%. Viceversa, il produttore cinese accusa il colpo, arretrando dall’8,1% al 7,2%.

Prova a distaccare il resto del gruppo Xiaomi, pronta ad approfittare delle difficoltà Huawei. Se un anno fa la quota del 3,4% la metteva in testa di poco al gruppo degli inseguitori, ora con il 5,0% può mettere nel mirino la connazionale.

Garmin e Fitbit, piccoli e grandi problemi

Dietro, emergono alcuni segnali meno positivi. A partire da Garmin, poco meno di stabile, con il piccolo passo indietro dal 4,5% al 4,3%. Dopo Amazfit e la molto localizzata Imoo emergono però soprattutto tutte le difficoltà Fitbit del momento.

Il recente annuncio di Charge 5 non è infatti riuscito a nascondere le difficoltà nell’integrazione con Google e un rallentamento nel rinnovo della gamma. In particolare nei modelli di punta Sense e Versa. Il risultato è un passo indietro dal 4,1% al 2,7%.

Interessante infine la distribuzione geografica, in favore di una diffusione nelle vendite di smartwatch più estesa. In percentuale, a crescere maggiormente sono i mercati al di fuori da Cina, USA ed Europa, mentre il Vecchio Continente in particolare, sembra aver concluso la fase di crescita nelle vendite, con una situazione improntata alla stabilità.

Pubblicato il 3/6/2022


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