Il corredo su misura a prova di smart working
L’ambizione di sfruttare lo smart working deve fare i conti con nuovi requisiti pratici, anche personali. I consigli D-Link per non fallire
Il periodo estivo si presta anche per mettere alla prova la reale possibilità di flessibilità nel mondo del lavoro. Non tanto per lasciarsi risucchiare dagli impegni professionali anche durante le vacanze, quanto invece per valutare sul campo la capacità di assolvere i propri doveri anche lontano da un ufficio e ambire allo smart working.
Chi lavora come dipendente e coltiva ambizioni di lavorare con flessibilità, dovrà tra le altre cose dimostrare di poter operare in autonomia. Costruirsi in pratica un ufficio su misura da avere sempre co sé ed essere in grado di superare anche eventuali ostacoli.
Secondo uno studio Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), nel 2021, oltre 7,2 milioni di persone hanno lavorato da remoto. Il 61% di questi almeno tre giorni a settimana.
Il decalogo dello smart working
A loro sostegno desidera intervenire D-Link, proponendo alcuni punti fermi intorno ai quali costruire una sorta di ufficio indossabile.
A partire dall’ergonomia. Spesso trascurata, lavorare in condizione scomode compromette invece seriamente la produttività. Quindi, non dimenticare un occhio alla postura, assicurarsi spazi sufficienti e un’illuminazione il più possibile naturale.
Per quanto riguarda il corredo, dati per scontati notebook, table, smartphone e simili, praticamente indispensabili delle cuffie con cancellazione di rumore. Sia per evitare situazioni imbarazzanti durante una videochiamata o una riunione sia semplicemente per concentrarsi a dovere.
Per evitare imprevisti è importante essere anche dotati di una serie di hub e adattatori USB-C. Non si può essere assolutamente certi di trovare le porte adatte per proprio PC, gli alimentatori o anche solo le chiavette?
Pronti per ogni evenienza
Anche se oggi buon parte del lavoro ruota intorno alle app, da controllare e testare prima della partenza, strumenti tradizionali come la car vecchia a agenda o un sempre affidabile blocco note, con relative penne e matite, non è mai una precauzione inutile.
Nella borsa deve inoltre trovare spazio un paio di occhiali con tecnologia Low Blue Light, quella utile a filtrare le luci blu dannose per la vista.
Così come si deve sempre avere appresso almeno un power bank, Da ricaricare sempre e comunque quando possibile. Possono infatti bastare anche pochi giorni perché la riserva si riduca in misura sensibile.
Al momento di collegarsi, non bisogna dimenticare la regola base. Una rete Wi-Fi pubblica non è prevedibile per qualità della connessione e sicurezza. L’uso di password è una prima garanzia, mentre prima di inviare file di grandi dimensioni meglio valutare la possibilità con un test odi velocità. In alternativa, con un modem portatile Wi-Fi personale in borsa non si sbaglia mai.
Infine, sfruttare lo smart working per il suo vero potenziale, lavorare in libertà. Quindi, una pausa, meglio ancora se in compagnia, è sempre la benvenuta.
Pubblicato il 8/8/2022