Grazie agli smartglasses l’apparecchio acustico ha i sottotitoli

Grazie agli smartglasses l’apparecchio acustico ha i sottotitoli






L’idea XenderGlasses sfrutta audio e video degli smartglasses Vuzix per aiutare con i sottotitoli delle conversazioni chi ha problemi di udito

Per gli smartglasses prosegue il periodo, ormai lungo, di attesa alla ricerca di un’applicazione in grado di catturare l’attenzione del grande pubblico, con una soluzione al tempo stesso anche intrigante e soprattutto abbordabile come prezzo. Nel frattempo, al CES 2023, Xander gioca una carta nuova, l’utilizzo a supporto delle difficoltà uditive, alla ricerca di una nuova nicchia.

L’idea è interessante e certamente originale. Partendo dalla comprovata tecnologia Vuzix, al momento tra le più affidabili ed avanzate quando si parla di smartglasses, XanderGlasses integra il proprio sistema di riconoscimento audio per visualizzare i relativi sottotitoli sulle lenti.

Gli smartglasses vogliono farsi sentire

Certamente, con un pubblico di riferimento limitato sin dai primi passi. Utile però a dimostrare il potenziale di uno strumento sempre alla ricerca di una propria identità. Come nel caso degli smartwatch, la salute in generale resta un settore promettente.

Anche perché di fatto si tratta soprattutto di una nuova applicazione, senza necessità di interventi significativi all’hardware. Sfruttando la comune dotazione di serie degli smartglasses Blade, microfono e proiettore, XenderGlasses traduce una conversazione in tempo reale e visualizza la relativa trascrizione in realtà aumentata.

In pratica, una sorta di evoluzione del comune apparecchio acustico, non sempre pratico e affidabile come ci si potrebbe aspettare. Inoltre, a un costo superiore di quanto possano rivelarsi dei ben più versatili smartglasses.

Vistosi, ma promettenti

L’estetica dei XenderGlass ereditata dai Vuzix Blade non si può considerare tra le più ricercate e neppure delle più sobrie. Ma anche a questo c’è una ragione. A differenza dei comuni wearable sempre collegati a un’app, in questo caso il sistema è in grado di opL’inuierare in modo autonomo. Quindi, indossati all’occorrenza come dei comuni occhiali da lettura, oppure anche tutto il giorno.

Secondo i progettisti, il comfort non è in discussione. Grazie al microfono con cancellazione del rumore, l’affidabilità dei sottotitoli è assicurata. Inoltre, la ibertà di posizionare il testo a piacere sulla lente, renderà il dispositivo anche più ergonomico.

Al momento, non si parla ancora di peso, autonomia o altri dettagli sul funzionamento. Tanto meno di prezzo; anche considerando l’apporto Vuzix, difficilmente si resterà sotto i mille euro. In linea comunque con gli attuali apparecchi acustici.

Pubblicato il 11/1/2023


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