Il cantiere Vision Pro può durare anche un anno
Tutti i dettagli di Vision Pro da mettere a posto nella lunga sfida, anche un anno, prima dell’arrivo sul mercato del visore Apple
Lanciato il prodotto in grande stile come da abitudine, per Apple la vera sfida di Vision Pro inizia ora con lo sviluppo di applicazioni tali da giustificare l’acquisto di un dispositivo dal potenziale ancora incerto e soprattutto costoso come nessun altro. Giusto per rendere l’idea il 575% rispetto alla media dei dieci modelli attualmente più venduti.
Per quanto bello, accattivante e per qualcuno intrigante, senza applicazioni Vision Pro resta al momento poco più di una bellissima scatola vuota. Anche tra i pochi fortunati in grado di assistere a una demo pratica del visore, l’entusiasmo non si può considerare alle stelle.
Il lavoro è appena iniziato
Anzi, nell’occasione sono emersi alcuni dettagli ancora da perfezionare. Per esempio, il sistema di digitazione gestuale, semplicemente muovendo le dita senza bisogno di controller o tastiere, ha bisogno di essere messo a punto. Allo stesso modo, diversi elementi dell’interfaccia non risultano esattamente pratici come annunciato.
L’impegno certamente non manca. Apple dedica al progetto migliaia di persone, tra le quali diversi ingegneri altamente qualificati. Lo stesso, ci si aspetta venga fatto anche dalla comunità degli sviluppatori, quelli chiamati a dare la vera sostanza al progetto.
Non a caso, una selezione di questi sarà tra i primi a poter mettere fisicamente mano su Vision Pro, così da poterne comprendere al meglio i dettagli e lavorare di conseguenza sul software. Dal canto suo, Apple è chiamata a lavorare sulle proprie app in versione dedicata e sull’integrazione con iOS e iPadOS, le interfacce indispensabili per sfruttare a dovere l’ecosistema
C’è però un aspetto più di altri in particolare al momento sotto esame. Il sistema EyeSight, quello in grado di regolare in automatico le impostazioni visive in base alle caratteristiche oculari dell’utente, a essere generosi è ancora in fase di prototipo.
Non è un aspetto da poco, in quanto indicato come uno dei principali fattori distintivi, grazie al quale assicurare l’impiego di Vision Pro da parte di più utenti senza dover effettuare ogni volta complicate riconfigurazioni, e soprattutto uno degli elementi chiamati a giustificare la spesa.
Più bello di pratico
Dai primi riscontri, emerge anche qualche problema sulla effettiva praticità. Per quanto esteticamente bello, l’utilizzo di materiali metallici al posto della plastica è certamente pregevole dal punto di vista estetico, a spese però di un aumento di peso e relativo impatto sull’utilizzo prolungato.
Un problema probabilmente già noto, come dimostra la fascia superiore di fissaggio alla testa, nascosta durante la presentazione. Ufficialmente, in quanto accessorio opzionale, anche se è difficile scartare l’impatto estetico.
D’altra parte, non bisogna dimenticare come Vision Pro sia annunciato sul mercato per la prima parte del 2024. Secondo le abitudini Apple, questo potrebbe significare anche maggio del prossimo anno. Resta quindi quasi un anno di tempo per sistemare tutti i dettagli. E nel frattempo, tenere alto il livello di attenzione e creare l’attesa.
Da non escludere, sviluppando nel frattempo anche un secondo modello. Un visore, in grado per esempio di connettersi wireless allo schermo di un desktop Mac, oppure di allargare la possibilità di connessione con FaceTime da due a più persone, o ancora integrarsi con Fitness+. Senza escludere il passo più importante di un Vision Pro in versione light, più accessibile.
Pubblicato il 26/6/2023