I wearable nel 2024 non saranno solo smartwatch
Nel mondo wearable il 2024 non sarà segnato solo da nuovi smartwatch. Sempre in attesa degli smartglasses, si aspettano altre novità
Anche per il 2024, le premesse del mondo wearable sono decisamente interessanti. A differenza dal passato però, questa volta probabilmente non si parlerà prevalentemente di smartwatch o smartband. Complice anche il rallentamento nelle vendite registrato nel 2023, l’attenzione si sta spostando maggiormente su altri dispositivi.
La volta buona degli smartglasses, forse
Primi tra tutti, gli smartglasses. Sulla spinta dell’arrivo tanto atteso di Vision Pro, diversi si stanno attrezzando per rilanciare quel wearable da tempo dato regolarmente come protagonista e altrettanto puntualmente rimasto in disparte. Il 2024 però, ha le carte in regola per segnare realmente la svolta.
Non tanto per il visore Apple, comunque destinato a restare un prodotto di nicchia, quanto per il movimento in crescita alle sue spalle. Sono infatti diversi i nomi pronti a sfruttare la scia per lanciare o rilanciare modelli di smartglasses più tradizionali, rinnovati nel design e nelle funzioni. Tra i progetti più promettenti, il ritorno di Everysight con i Maverick, ma anche i Viture.
Gli smartring pronti a chiudere il cerchio
Forse in Italia è ancora relativamente presto per parlarne, ma per il 2024 si prospetta un’altra sfida interessante nel mondo wearable. Cresce infatti l’offerta di smartring. Dietro l’ormai consolidato pioniere Oura, pronto comunque a rinnovare la propria offerta, intende farsi strada anche Movano con la linea Evie Ring.
Al momento, un’offerta guardata con interesse soprattutto dal mondo femminile, ma pronta ad allargarsi con modelli più compatti e discreti. Un fronte sul quale l’evoluzione nelle dimensioni e affidabilità dei sensori crescono rapidamente.
Soprattutto, un settore pronto a conquistare una ribalta maggiore, grazie alle intenzioni Samsung di entrare nella partita, puntando sulla possibilità di offrire un ecosistema bene integrato con smartphone e smartwatch.
La spinta dei nuovi sensori
Più in generale, proprio i sensori saranno uno dei terreni di sfida più interessanti per i wearable nel 2024. In particolare, ci sono le premesse per superare uno degli ostacoli al momento più importanti, la misurazione della pressione del sangue. Non tanto nell’affidabilità, quanto nella modalità di impiego; vale a dire senza l’utilizzo di scomodi accessori come bracciali gonfiabili e una compatibilità ridotta.
Un discorso simile riguarda la stima dei livelli di glucosio nel sangue, dove però la soluzione appare decisamente più vicina. In questo caso, la ricerca è infatti decisamente più avanti, con la possibilità importante di potersi concentrare in questo caso sull’affidabilità del sensore, senza particolari ostacoli nella modalità di utilizzo.
Un altro importante terreno di sfida è l’analisi del sonno. Oltre ad allargare l’insieme delle funzioni, dei dati e relativi consigli ricavati da algoritmi sempre più sofisticati, uno degli obiettivi più importanti per quest’anno sarà rilevare le situazioni di apnea notturna con la dovuta affidabilità. Uno degli obiettivi principali per Watch X, ma da tempo al centro anche delle attenzioni Fitbit e Withings.
Le promesse dell’IA
Infine, non si può ignorare il tema del momento. Anche per i wearable, il 2024 segnerà sicuramente un ruolo importante per l’intelligenza artificiale. Dopo il tanto clamore del 2023, è infatti il momento di passare alle applicazioni più concrete.
In fatto di produzione di dati, smartwatch e simili non son secondi a nessuno. La sfida, sarà ora riuscire a sfruttarli a dovere. Tra le prospettive immediate, una maggiore affidabilità nel tracciare il quadro complessivo di salute, ma soprattutto nel proporre piani di allenamento o consigli realmente personalizzati per migliorare la qualità del sonno o la salute in generale.
Pubblicato il 3/1/2024