La semplicità nello smartwatch paga, ma la qualità dura di più
La ripresa del mercato smartwatch legata solo temporaneamente agli smartband. Le preferenze sempre più in direzione di autonomia e novità
Se paragonata alle prestazioni degli anni passati, la salute del mercato smartwatch può non sembrare certamente delle migliori. L’impennata del recente passato, riconducibile anche alla pandemia, non poteva tuttavia durare a lungo e per certi versi i risultati attuali sono comunque più affidabili per le strategie di lungo periodo.
Prestazioni comunque incoraggianti, con diversi risvolti importanti. La certificazione di Canalys indica infatti una crescita del 5% nelle vendite globali entro la fine dell’anno, per arrivare a raggiungere la quota di 194 milioni di smartwatch sul mercato.
La semplicità paga, ma non per sempre
Questo nonostante la piccola battura d’arresto dello 0,2% registrata nel primo trimestre del 2024. Aspetto per nulla scontato, nella circostanza si è rivelato importante l’apporto delle versioni di base, quelle anche più economiche cresciute del 10%. Le stesse tuttavia a pagare pegno nel prosieguo dell’anno, quando nel conteggio complessivo si prevede invece un calo del 6%.
In particolare, a soffrire saranno i modelli più semplici, gli smartband con caratteristiche tecniche e funzioni limitate. Probabilmente, ormai troppo ridotte per la maggior parte degli utenti. Il picco del 48% nelle scelte degli utenti raggiunto nel primo trimestre, è destinato a rimanere imbattuto per un certo tempo.
Più acceso il confronto invece tra gli smartwatch, dove i modelli più economici reggono il confronto con quelli più sofisticati. In particolare, grazie a Xiaomi e Huawei, le cui vendite nel primo trimestre sono cresciute rispettivamente del 36% e del 46% rispetto all’anno precedente.
Più di funzioni limitate però, in questo caso è più corretto parlare di smartwatch di prima fascia sempre più ricchi di opzioni, non molto diversi ai modelli più costosi e completi di pochi anni fa.
Novità e autonomia fanno la differenza
Un altro aspetto importante per gli utenti si sta rivelando l’autonomia. Per sempre più utenti, potersi dimenticare di caricare uno smartwatch anche per una settimana è sempre più un criterio di scelta.
Segnali importanti, anche dalle iniziative di bundle. La possibilità di acquistare un wearable insieme allo smartphone è sempre più apprezzata, soprattutto quando la differenza di prezzo incide in minima parte sul costo del solo telefono e dove appunto i marchi asiatici si stanno rivelando i più attenti.
D’altra parte, non manca neppure chi punta sull’evoluzione, Più ancora di Apple, negli ultimi tempi sull’argomento si sono distinte Samsung, Zepp Health e la stessa Huawei.
Superata la fase di entusiasmo iniziale, le preferenze degli utenti restano però rivolte al prezzo e all’innovazione. Non è certo una novità, chi saprà proporre le novità più interessanti al giusto prezzo, riuscirà a emergere in un settore sempre più affollato. Con la giusta capacità di comunicazione inoltre, riuscire ad avvicinare Apple nell’associare al proprio marchio l’immagine di innovatore, è garanzia di successo nel tempo.
Pubblicato il 8/7/2024