Il futuro della realtà virtuale è in gioco
Attese e previsioni per realtà virtuale e aumentata, restano alte. Parte della sfida si giocherà nel mondo dei videogiochi
Negli ultimi mesi, le vicende di Vision Pro hanno calamitato le attenzioni di realtà virtuale e realtà aumentata intorno a Apple, con i realtivi alti e bassi. Osservato nell’insieme tuttavia, il settore non sembra passarsela così male come può sembrare.
Secondo MarketsandMarkets infatti, il mercato di visori e simili passerà da 1,8 milioni di dollari fino a 8,2 milioni di dollari nel 208. Una crescita importante, del 35,6% all’anno, riconducibile solo in parte a numeri tutto sommato ancora piuttosto contenuti, facili quindi da aumentare.
L’interesse non manca, le proposte latitano
L’interesse in effetti esiste, come dimostrano già da qualche tempo il mondo dell’industria e dell’assistenza. Si tratta ora soprattutto di allargare il raggio di applicazioni, rendendole al tempo stesso anche più attraenti. Quindi, più pratiche da usare, più interessanti e anche molto meno costose.
Anche il Metaverso al momento non aiuta granché alla crescita della realtà virtuale, ma questo era facilmente prevedibile. Difficile pensare alla effettiva volontà di preferire un mondo simulato a quello reale, se non per il tempo sufficiente a provare qualcosa di diverso e senza particolari motivazioni se non la curiosità.
In pratica, ora che la tecnologia inizia a proporre strumenti di buon livello qualitativo, bisogna guardare al passo successivo, migliorando praticità, versatilità e accessibilità. Una delle strada più battute al momento resta quello dell’intrattenimento e dei videogiochi in particolare.
La sfida è trovare la carta giusta da giocare
Un settore dove il mercato ha sempre risposto bene alle nuovo proposte, a condizione di potersi dedicare allo svago senza troppe complicazioni. Quello ora parzialmente possibile da grafiche di alta qualità e processori in grado di garantire la fluidità dei movimenti e scenari realistici.
Sistemi da completare con un passo avanti anche nelle interfacce. Quello che a suo tempo ha permesso di fare un joystick, oggi deve arrivare allo stesso livello di precisione affidabilità con comandi gestuali o altri dispositivi che non siano comunque complicati o d’impaccio.
Inoltre, grazie alla realtà aumentata è possibile arrivare a proporre un ulteriore salto di qualità, coinvolgendo l’utente direttamente negli scenari di gioco, offrendo quindi qualcosa di effettivamente inedito.
Al momento, una prospettiva sicuramente più concreta rispetto a poter andare per strada con un visore da diverse migliaia di euro, mostrando una serie di gesti all’apparenza inconsulti e giustificati solo in parte.
Come facile prevedere, il potenziale riguarda soprattutto il Nord America, dove risiedono anche tutte le principali aziende del settore. A partire naturalmente da Google e Facebook, con i relativi Hololens e Oculus, ma anche le più specializzate Magic Leap e Vuzix, tutte da seguire.
Pubblicato il 19/8/2024