Suunto Race accompagna Mattia Bertoncini in vetta alla DoloMythsRun

Suunto Race accompagna Mattia Bertoncini in vetta alla DoloMythsRun

Lo smartwatch Suunto Race, e in particolare la velocità verticale, alleato prezioso di Mattia Bertoncini nel trionfo alla DoloMythsRun

La scelta dei propri testimonal, o degli ambassador per usare un termine più attuale, è fondamentale nella promozione e la dimostrazione su campo della validità di uno smartwatch, Per Suunto, quella di affiancare il proprio nome a Mattia Bertoncini si è sicuramente rivelata felice.

Lo scorso 21 luglio infatti, l’atleta italiano, ha coronato l’impegno e i sacrifici di anni di allenamenti siglando il proprio primo successo in una gara di livello internazionale. E non una gara qualsiasi , ma la prestigiosa DoloMythsRun skyrace della Val di Fassa, con partenza e arrivo a Canazei, dopo aver percorso alcuni tra i sentieri più impegnativi e suggestivi delle Dolomiti.

Vittoria sul filo dei secondi

All’evento internazionale, valido per il circuito Golden Trail National Series by Salomon, Mattia Bertoncini accompagnato dal revente Suunto Race ha concluso la prova con il tempo di 2.09’.27”, precedendo di 18 secondi Gianluca Ghiano e Tiziano Moia.

Evidente la soddisfazione Suunto, anche per l’ottima dimostrazione di carattere e tenacia da grande campione, perfetta promozione per lo smartwatch Race.  Solo negli ultimi tiratissimi chilometri della skyrace, si è deciso infatti il podio.

Mattia ha così centrato una vittoria dal sapore epico, in una delle competizioni di skyrace più importanti al mondo.

Suunto Race tiene la fatica sotto controllo

«Per caratteristiche del percorso molto veloce, oggi ho monitorato soprattutto la distanza – sottolinea Bertoncini -. Poi mi è stato di grade aiuto anche il dato relativo alla mia velocità verticale. Lo ritengo un parametro molto importante che, abbinato ai dati distanza e altitudine, mi permette di capire se sto correndo secondo parametri che mi ero prefissato prima del via».

Interessante in particolare il valore della velocità verticale, indicato anche come VAM. Soprattutto quando di corre o si pedala in salita, molto più significativo della velocità vera e propria, per stimare lo sforzo effettivo.

«Come tutti gli atleti, non ho un valore fisso come velocità verticale. Naturalmente varia in funzione della pendenza del terreno che si va ad affrontare. In ogni caso, cerco e ho cercato qui a Canazei di stare sempre sopra i mille metri/ora. Significa che si sta salendo forte»

Impegno più che mantenuto. A uno dei passaggi più suggestivi, manche più duri, la Forcella Pordoi, il valore registrato dal Suunto Race di Mattia Bertoncini è stato tra 1.200 mt/h e 1.400 mt/h.

Pubblicato il 5/8/2024

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