Grande e sottile, Apple Watch 10 va in apnea ma non teme l’acqua
Come previsto, poche le vere novità di Apple Watch 10. Interessanti però, gli interventi sul design più largo e sottile, con profilo ricurvo
Come prevedibile, nel principale appuntamento annuale di presentazione dei nuovi prodotti, negli smartwatch Apple ha optato per la continuità, rimandando quindi presumibilmente al 2025 una probabile edizione speciale Watch X. Nella circostanza, spazio quindi a Apple Watch Serie 10, anche perché non è facile parlare di vere e proprie novità.
Anche se la copertina dell’evento aveva in un certo senso illuso sulla possibile portata dell’annuncio, conoscendo le abitudini Apple, il lancio di Watch 10 in apertura, ha lasciato presto cadere le aspettative di grandi novità. Ancora una volta infatti, la scaletta è sta pensata come un crescendo di emozioni per arrivare al sempre tanto atteso nuovi iPhone.
Le novità tuttavia non mancano, anche se l’attenzione è rivolta soprattutto alla praticità d’uso e a qualche intervento sul design, quanto serve a distinguerlo dalle versioni precedenti. Il tutto, accompagnato da una generosa carrellata sulle presunte virtù dello smartwatch con il contributo a migliorare la vita di tutti i giorni.
Trasparenze e curve seducenti
Apple Watch 10 si presenta ancora un volta come il più grande mai proposto. Solo di pochi millimetri inferiore anche a Watch Ultra 2, ha di conseguenza smussato ulteriormente gli angoli proprio per non risultare eccessivamente ingombrante, pur restando naturalmente vistoso. Si arriva infatti a una diagonale di 46 mm, anche se resta sempre valida un’alternativa da 42 mm.
Aspetto altrettanto significativo, se non di più, i progettisti si sono concentrati anche sullo spessore, dove il traguardo raggiunto di ridurlo a 9,7 mm è sicuramente apprezzabile quando si parla di praticità. A conti fatti, il volume interno non cambia più di tanto, e questo significa mantenere lo spazio per tutti i componenti desdierati.
Prima di guardare all’interno, c’è però un altro aspetto da sottolineare. La cornice esterna della cassa è praticamente sparita. Seguendo la traccia di Google Pixel Watch, il vetro ha ora il profilo ricurvo, praticamente appoggiandosi sopra invece di inserirsi. Dal punto di vista estetico, sempre molto curato da Apple, sicuramente un progresso.
Visibilità a tutto schermo
Anche sul relativo display, niente passi azzardati. Si rimane infatti sulla soluzione OLED, con una risoluzione di 416×496 pixel nella versione più grande e di 374×446 pixel in quella da 42 mm. L’insieme permette anche di migliorare in misura importante, del 40% secondo le dichiarazioni, la visione laterale.
Spazio anche ai rinnovati materiali, alluminio e titanio con lavorazioni particolari mirate a rendere lucidità e trame oggettivamente difficili da imitare, ma anche a contenere il peso.
Aperto a un diaologo sempre più intelligente
Anche all’interno, si parla sicuramente di evoluzione, senza vere e proprie novità. La rifinitura dello speaker, permette ora di usarlo direttamente per l’ascolto di musica e messaggi oltre a supporto nelle chiamate. Utile per esempio durante l’attività fisica o dove non siano disponibili gli auricolari. Guardando sempre all’opportunità di comunicare ad alta voce in pubblico.
Prosegue inoltre il ricorso all’intelligenza artificiale, introdotta pochi mesi fa su tutta la linea Apple. Tra le altre opzioni, Watch 10 la sfrutta ora per la funzione non scontata di filtrare meglio i suoni ambientali e migliorare così la qualità di una conversazione. Ma anche per rendere più intuitivo l’utilizzo, provando a riconoscere l’app richiesta dai movimenti. Inoltre, a supporto del fotoritocco e del traduttore con riconoscimento vocale.
La salute vien di notte
Il fronte salute, uno dei cavalli di battaglia rivendicati da Apple, è quello dove più di ogni altro in primo piano c’è il desiderio di autocelebrarsi. I riscontri positivi inviati cioè dagli utenti per testimoniare l’efficacia di opzioni come il rilevamento di incidenti, i sintomi di fibrillazione atriale e altri potenziali problemi cardiaci.
Ai quali si aggiunge ora un obiettivo molto inseguito da Apple, l’apnea notturna. La frequente e improvvisa alterazione del respiro durante il sonno è infatti una delle principali cause di scarsa lucidità ed efficienza durante il giorno.
Secondo l’azienda, l’80% delle condizioni non vengono individuate, e da cui il potenziale per un contributo significativo al benessere dell’utente di Watch 10. Dopo un mese di utilizzo notturno, l’app e relativo algoritmo sono in grado di effettuare un’analisi e fornire un responso. Messa alla prova in uno studio clinico, la funzione è però ancora in attesa di relativa certificazione di livello medico. Fino ad allora quindi, da considerare esclusivamente a livello informativo.
Nello sport, Apple Watch 10 fa acqua in tutti i modi possibili
Minime infine le novità sul supporto all’attività sportiva. L’unica è l’attenzione alle attività acquatiche, frutto prima di tutto dell’indicatore di profondità, al servizio in particolare di chi nuota o pratica snorkeling. Soluzione sicuramente curiosa, anche se da Apple ci si aspetterebbe di più per parlare di innovazione.
In linea con le previsioni i prezzi. Si parte infatti da 459 euro per Apple Watch 10 con cassa in alluminio, per salire fino agli 809 euro della versione in titanio, con connettività LTE integrata.
Ultimo aspetto da segnalare, l’autonomia. Al riguardo, la dichiarazione precisa di averla aumentata fino a diciotto ore, con la possibilità di ricarica all’80% in una ventina di minuti. Un passo avanti, ma sempre piccolo rispetto alla media del settore, e soprattutto insufficiente a coprire un’intera giornata, notte compresa.
Pubblicato il 10/9/2024