Auricolari e smartwatch sinomio di wearable, poco spazio per gli smartglasses
Tra i wearable si conferma l’interesse per auricolari e smartwatch. Il declino degli smartband, in attesa di smartglasses e smartring
È uno sguardo sempre interessante quello al mondo wearable nel suo insieme, per inquadrare tendenze e novità del settore, ma al tempo stesso anche da leggere con attenzione. Perché dietro alle previsioni positive diffuse da IDC per i prossimi anni, è sempre importante tenere presente alcune considerazioni.
La principale, la crescita stimata del 40,3% fino al 2029, va interpretata in modo corretto e analitico. Vale a dire, senza dimenticare come una larga maggioranza del mercato di 537,9 milioni di prodotti venduti entro la fine dell’anno, sia riconducile agli hearable. Di fatto, quasi tutti auricolari total wireless e in misura inferiore anche cuffie. Precisamente, 342,2 milioni di unità.
Un comparto sempre in ottima salute. Sia per la maggiore facilità, anche economica, di accesso sia per l’allargamento dell’offerta, sostenuto anche da una maggiore propensione alla sostituzione, spesso conseguenza anche della possibilità di perderli.
Si scrive wearable si legge hearable
In ogni caso, una situazione ormai consolidata, al punto da aggiungere alla crescita annuale del 10%, un ulteriore progresso del 3,9% all’anno almeno fino al 2028. Sicuramente indice di un rallentamento nella crescita, d’altra parte difficile da continuare a ipotizzare sui ritmi attuali, ma comunque importante.
Anche perché il simbolo del mercato wearable, non se la passa proprio bene. Secondo IDC, per gli smartwatch il 2024 è destinato a chiudersi come un anno molto difficile, sancito da un calo del 3% nelle vendite. Destinato tuttavia a riprendersi nel lungo periodo, grazie a una crescita prevista del 2,9% per i prossimi quattro anni.
In pratica, verrà venduto uno smartwatch ogni due coppie di auricolari. Restando tuttavia però una fetta consistente del mercato. Messi insieme, superano infatti il 95% delle vendite.
Smartband a fine ciclo
Il resto di conseguenza, è soprattutto statistica, anche se qualche spunto interessante non manca. L’ultimo wearable per certi versi storico, gli smartband, sembra avviato a una sorta di fine corsa. Se il 2024 registrerà comunque una fiammata del 7,8% gli anni successivi saranno contrassegnati da un progressivo calo, in media del 2,3%.
Esaurito il ruolo di punto di ingresso nel mondo wearable, gli smartband risentono sia del desiderio di puntare a dispositivi più completi sia dei prezzi al ribasso dei modelli più completi. In ogni caso, un segnale di apprezzamento per il settore.
Smartglasses e smartring, sconosciuti, o quasi
Al limite del trascurabile, gli ultimi due prodotti, almeno per il momento. Perché anche se oggi smartglasses e smartring restano prodotti apprezzati da pochi, qualcosa inizia a muoversi.
In particolare per gli smartring. Forse il meno noto tra i wearable, già a fine ano registrerà una crescita dell’88,4%, favorita naturalmente dai numeri inziali molto bassi. Più interessante invece la stima pluriennale, dove si attende un aumento annuo nelle vendite del 17% fino al 2028.
Di smartglasses invece, se ne parla sicuramente un po’ di più, ma i risultati restano simili. Anzi, nelle previsioni è ancora difficile leggere possibilità di decollo a breve. La crescita attuale del 73,1 non deve ingannare, anche in questo caso basta un incremento numericamente ridotto. Per i prossimi quattro anni infatti, non si andrà oltre un 7,6%, da considerare positivo solo per prodotti ormai consolidati e diffusi.
Pubblicato il 16/10/2024