La visione Apple per gli smartglasses sposa il cambiamento
Un interessante brevetto Apple mostra l’intezione di realizzare smartglasses modulari, da configurare e modifcare a piacere
A differenza dei comuni occhiali, quando si parla di smartglasses molto raramente si hanno possibilità di scelta per quanto riguarda forme e funzioni. Se sulla prima opzione le vendite sono ancora troppo basse per pensare a una serie di varianti, sulla seconda Apple è già al lavoro.
Caso mai ce ne fosse bisogno, una conferma in più dell’interesse dell’azienda per questo wearable finora in grado di proporre soprattutto promesse. Quando sarà considerato il momento giusto, con tutta l’intenzione di proporre qualcosa di realmente innovativo.
Smartglasses diversi per tutti
In questo caso si parla di un interessante brevetto presentato nei giorni scorsi per rendere più modulari degli smartglasses, a seconda dei gusti, o semplicemente delle esigenza. Più banalmente, con la possibilità di scegliere la configurazione preferita anche in base al prezzo.
Si parla infatti di una serie di varianti da combinare tra loro. Dalla parte anteriore della montatura per sfruttare realtà virtuale, realtà aumentata o entrambe, oltre naturalmente a un nuovo approccio al Visual Computing. Cambiando quindi il tipo di proiettore integrato.
Oppure, intervenendo sulle stanghette, la scelta se sfruttare anche l’audio ed eventuali diverse modalità, ma anche l’interfaccia, a sfioro piuttosto di una serie di più classici pulsati. Eventualmente, aggiungendo anche l’interfaccia vocale.
Come hanno dimostrato sia i Ray-Ban Meta sia gli Spectacles, al momento le vere opportunità sono collegate soprattutto a funzioni audio e video, con l’impatto di realtà aumenta e realtà virtuale ancora troppo pesante per incontrare il favore di un largo pubblico.
L’idea Apple è nella circostanza testare il potenziale di smartglasses più su misura, permettendo di combinare le diverse variabili in gioco. Oltre al display, anche con diverse opzioni di qualità, l’autonomia, le dimensioni o la modalità di interfaccia, per citare le più richieste.
Aperti al cambiamento
Con in più, aspetto interessante del brevetto, senza la necessità di operare una scelta unica e definitiva. Poter cioè acquistare più moduli da combinare all’occorrenza o modificare nel tempo la configurazione iniziale senza dover comprare un modello nuovo.
Si otterrebbero così degli smartglasses molto più versatili di quelli attualmente in commercio, ma anche realmente innovativi. La perfetta combinazione dei dispositivi Apple. Un elemento in più da inserire nel proprio ecosistema.
Per esempio, un potenziale utente può pensare a una soluzione totalmente integrata, oppure limitata alle funzioni audio, Un’altro, preferire di continuare ad affidare queste ultime a degli AirPods, o altri auricolari, già disponibili e quindi investire su un’altra funzione. Un discorso simile, si può pensare per la funzione foto e video.
Quando si parla di brevetti, si intende prima di tutto un’idea originale, messa in qualche modo in cassaforte per difenderla da eventuali tentativi di imitazione. Questo sugli smartglasses modulari, è uno dei tanti proposti da Apple, e al momento non ci sono indicazioni sulla possibilità di vederlo tradotto in realtà a breve. Resta però sicuramente in indicatore prezioso sul grande livello di attenzione per l’argomento.
Pubblicato il 2/12/2024