La via alternativa Chimelo porta il colore negli smartglasses Aura

La via alternativa Chimelo porta il colore negli smartglasses Aura

La tecnologia inedita Chimelo trasforma dei comuni occhiali fotocromatici negli smartglasses Aura con colore delle lenti a variabile

La realtà aumentata resta di gran lunga la funzione più intrigante per degli smartglasses. Al tempo stesso, la più difficile e costosa da integrare senza problemi di ingombro, peso e autonomia, e soprattutto di prezzo. Non è però l’unica e lo spazio per nuove idee non manca di sicuro, come dimostra Chamelo, con almeno un paio di prodotti interessanti, il recente Aura premiato al CES 2025 e il meno recente, ma altrettanto innovativo Music Shield.

Quest’ultimo, allineato a una tendenza ormai consolidata nel mondo smrtglasses, probabilmente anche l’unica al momento a raccogliere un certo consenso, le funzioni audio. I Music Shield, tengono infatti perfettamente fede al proprio nome, integrando auricolari e microfono per gestire chiamate o semplicemente ascoltare musica.  

Una proposta pronta a seguire i buoni riscontri ottenuti negli ultimi anni dalla collaborazione tra Essillor-Luxottica e Meta con una linea di prodotti multimediali, dotati anche di telecamera.

La nota di colore in più

In questo caso però, la strada seguita da Chamelo è diversa, e decisamente originale. In questo caso infatti, la scelta è fare a meno dell’ottica per concentrarsi su qualcosa di inedito. Aura infatti, così come anche i Music Shield integrano un sistema per cambiare colore alle lenti in modo dinamico.

Dove fino a oggi serve intervenire fisicamente sulla lente per sostituirla, l’effetto è invece ottenuto grazie a componenti elettronici inseriti nella montatura. Una soluzione in grado di andare oltre i classici occhiali fotocromatici, allargando la possibilità di scegliere la tinta preferita o più adatta alla situazione.

La componetene smart permette inoltre di superare quello che per molti è un limite delle lenti fotocromatiche, il tempo della transizione da trasparente a scuro. Nel caso di Aura invece, l’operazione è pressochè istantanea, così come la modalità d’uso, sfruttando il classico gesto touch lungo la stanghetta di destra.

Discreti o vistosi, a scelta

Al momento, sono quattro le varianti cromatiche disponibili su Aura, per una copertura tra il 40% e il 70%. Se impiegata solo in questo senso, la durata dichiarata della batteria è di 47 ore.

In questo caso, le linee sono sicuramente più sobrie, ma comunque originali e armoniose, per un modello più orientato al quotidiano. Decisamente più votato allo sport, o per chi preferisce farsi notare, il design invece dei più grandi e vistosi Music Shield, capaci però di garantire un’autonomia di cento ore, audio escluso.

Come facile prevedere, i prezzi non son sicuramente popolari, soprattutto per i 385 euro di Aura. Più dei 249 richiesti per i Music Shield.

Pubblicato il 10/1/2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights