I wearable hanno molto da dire anche agli animali domestici
Sono diversi i benefici di un wearable per i propri animali domestici. Dispositivi importanti anche per la salute, ancora poco sfruttati
La prospettiva di perdere il proprio animale domestico è una delle peggiori per chi ci vive insieme. Eppure, nonostante esistano soluzioni per ridurre, se non eliminare questa prospettiva, solo in pochi adottano un sistema in grado di localizzarli ed eventualmente ritrovarli.
Secondo quanto risulta da una ricerca condotta durante le tappe di Quattrozampeinfiera nel Nord Italia, solo il 24% ricorre a wearable per gli animali domestici. Tra l’altro molto più utili di tenere semplicemente traccia di dove si trovino, e non solo.
In modo non molto diverso da uno smartwatch infatti, si parla ormai di wearable in grado anche di monitorarne la salute, il benessere. Tra chi comunque adotta tali tecnologie, oltre il 70% ricorre a videocamere, mentre l’89% non ha mai utilizzato app specifiche per la salute.
Wearable e non solo, per la salute del migliore amico
Anche per i dispositivi definiti per-friendly è ormai la regola rilevare il battito cardiaco e la glicemia, ma sono diverse le funzioni disponibili, per esempio, indicare percorsi formativi, anche supportati da tecnologie interattive.
Oppure, la possibilità interessante, di applicare, ai cani in particolare, cuffie isolanti dai rumori. Utili nelle situazioni delicate per ridurre stress e ansia provocati da suoni forti, come fuochi d’artificio o temporali.
Interesse e curiosità non mancano. In pratica però, i wearable per animali domestici restano un eccezione. Solo il 19% dichiara di utilizzare dispositivi smart per la gestione quotidiana dei propri animali.
Opportunità tutte da scoprire
Nel restante 81% che invece preferisce non avvalersi di questi strumenti, il 36% ritiene i metodi tradizionali più efficaci. Soprattutto, il 35% non è sufficientemente informato sulle opzioni disponibili.
Tra chi utilizza dispositivi smart, la videocamera è di gran lunga il preferito (73%), seguita dal GPS (29%) e dai giochi interattivi (21%). Altri dispositivi come i dispenser automatici di acqua (18%) e di cibo (11%) stanno guadagnando terreno. D’altra parte, strumenti come le lettiere autopulenti e i monitor per la salute, restano ancora poco diffusi.
Una situazione almeno in parte dettata anche da una scarsa informazione sull’argomento. Wearable e altri dispositivi elettronici per animali domestici sono in realtà poco noti. La disponibilità nei loro confronti in effetti non manca. Il 23% è disposto a investire fino a 10 euro al mese, il 15% arriverebbe a un budget tra gli 11 euro e i 30 euro, mentre quasi la metà, il 48%, ha comunque dichiarato di non essere disposto a spendere nulla.
Pubblicato il 27/1/2025