Google ascolta il mercato e traduce Pixel Buds in opportunità
L’ingresso nel mercato degli auricolari con traduzione simultanea lancia la sfida alle startup
Auricolari capaci di effettuare la traduzione simultanea durante una conversazione non sono più una novità già da diversi mesi. Sono infatti diversi i progetti avviati da startup e arrivati a sviluppi interessanti. Tra i più avanzati, si distinguono quelli di Bragi con i Dash Pro e Pilot Translating Earpiece di Waverly Labs.
Il segnale della maturità raggiunta dal settore arriva però solo in questi giorni, con l’ingresso ufficiale niente meno che di Google. In occasione dell’ultima serie di annunci riguardanti i dispositivi, di fianco allo smartphone Pixel 2 protagonista indiscusso, ha destato curiosità Pixel Buds, auricolari in ear wireless pronti proprio a tradurre all’istante un discorso.
Come facile prevedere, punto forte di Pixel Buds è la totale integrazione con Android. Al fianco delle funzioni audio usuali, anche il supporto con Google Assistant. Più del design, tutto sommato standard in un settore dove i margini di manovra sono ormai ridotti al minimo, si rivela originale il sistema di controllo. Niente pulsanti o comandi inseriti lungo il laccio che unisce i due padiglioni. Al oro posto, una sorta di touchpad sull’auricolare desto, per regolare il volume con uno sfioramento o da toccare per mettere in pausa o riavviare la musica.
In combinazione con i comandi vocali, via libera a scenari da vera e propria spia in stile Hollywood. Dall’effettuare chiamate, scegliere brani musicali, chiedere indicazioni stradali, fino a ricevere notifiche per messaggi o promemoria per appuntamenti, tutto è a portata di orecchio lasciando lo smartphone in borsa.
La vera differenza però, è chiamata a farla la connessione con Translate. Attivata anch’essa per via vocale, la funzione traduce all’istante quaranta linguaggi, tra cui l’italiano.
In linea con gli altri prodotti simili anche il prezzo di 159 dollari, con la possibilità di scelta tra colori bianco, nero e blu. Unico problema, non è ancora stata diffusa la data della disponibilità in Italia. Certamente, non prima di novembre, quando arriveranno in Europa limitatamente a Germania e Gran Bretagna.