Respirare a pieni polmoni insieme a 3M è tutta salute
Il sensore Respiratory Tracker combina dati fisiologici, personali e ambientali per vivere in un ambiente sano
La respirazione è un atto talmente naturale sin dai primi momenti di vita, da essere spesso trascurata ai fini della salute. Almeno, fino al momento in cui non si presentano problemi. Riuscire a intervenire prima, può rivelarsi un importante strumento per il proprio benessere ed è esattamente questa la strada battuta da 3M. Scegliendo un canale all’apparenza insolito per una grande multinazionale, su Indiegogo è stato infatti lanciato il progetto Respiratory Tracker. Un piccolo sensore portatile da indossare per tenere sotto controllo la propria respirazione.
Sono infatti diversi i parametri e le relative informazioni in gado di essere estratte a ogni respiro. Mettendole insieme e analizzandole in un arco di tempo, si trasformano facilmente in indicazioni preziose per la salute. Non serve infatti soffrire di asma o allergie conclamate per aver bisogno di intervenire sul proprio apparato respiratorio. Sono molte altre le cause in grado di influenzare la respirazione e di conseguenza la qualità della vita, di giorno e di notte.
Fattori con un elevato tasso di personalizzazione, e da qui la necessità di mettere a punto uno strumento in grado di tracciare un profilo più dettagliato possibile.
Il piccolo dispositivo indossabile, poco più grande di una graffetta, è pensato per essere inserito sulla biancheria o all’interno dei pantaloni. Oltre ai dati personali, compresi quelli relativi all’attività fisica, rileva anche quelli ambientali, previsioni del tempo comprese, per un’analisi combinata. L’obiettivo è individuare per tempo situazioni a rischio allergie o altri fattori sensibili. Inoltre, raccogliere indicazioni utili a fornire consigli per costruirsi un ambiente circostante più salutare.
Due gli aspetti al momento critici. Prima di tutto, l’investimento minimo richiesto di 89 dollari è a medio termine. La produzione infatti non è prevista prima di un anno. Soprattutto però, non è ancora possibile prenotarsi direttamente dall’Italia, ragione per cui è necessario passare per conoscenze direttamente negli USA o in uno degli altri Sati serviti.