eSim questa sconosciuta, ancora per poco
Accolta con meno entusiasmo del previso, l’alternativa virtuale alla SIM diventerà presto la regola, grazie alle autovetture e ai sistemi IoT
La relativa freddezza con la quale sono state finora accolte le eSIM, le SIM virtuali destinate soprattutto ai wearabale, sembra avere una scadenza. Secondo Counterpoint infatti, il mercato dei relativi dispositivi attualmente fermo a 364 milioni di dollari nel 2018 è destinato a raggiungere quota due miliardi di dollari nel 2015, assumendo quindi una dimensione importante.
Per chi ha puntato su tale soluzione da vendere in abbinamento a smartwatch e tracker però, subito dopo arriva la brutta notizia. A spingere il mercato saranno infatti gli smartphone e soprattutto i sistemi IoT. Quindi, sensori a uso industriale e sistemi destinati alla domotica.
Dal punto di vista della tecnologia, le decisioni dei progettisti sembrano destinate soprattutto a privilegiare la soluzione di integrare l’eSIM a livello hardware nel chip principale. Quindi, anche quando non attivata, una tendenza destinata comunque a favorirne la diffusione.
Tanti i vantaggi di una eSIM
In ogni caso, secondo Counerpoint siamo agli arbori di una nuova rivoluzione. L’eSIM porterà comunque cambiamenti nel mondo di comunicare tra dispositivi e di conseguenza anche con le persone.
A indirizzare la scelta dei progettisti un fattore cruciale come la prospettiva di guadagnare spazio in misura importante. Da non trascurare però, anche la possibilità di integrare maggiori livelli di sicurezza e la facilità di riprogrammazione, utile in fase di aggiornamento, Interessanti anche le prospettive sulla riduzione dei consumi.
Anche dal punto di vista degli operatori, i vantaggi sono invitanti. Prima di tutto, a livello logistico, adottare le eSIM significa diminuire i costi di produzione e distribuzione, accompagnati subito dopo da procedure di attivazione e disattivazione semplificate. Per gli utenti, da non sottovalutare la possibilità di gestire più operatori senza passaggi fisici di scheda.
Dove c’è novità, c’è Apple
A guidare l’adozione, ancora una volta il ruolo da protagonista è affidato ad Apple, contando sul mondo della telefonia. In ambito Iot invece saranno le autovetture e l’automotive in genere a produrre un’accelerazione. Considerato importante per la crescita consumer anche il modo wearable in senso lato, quindi più in la dei semplici smartwatch.
Entrando nello specifico dei dispositivi, Counterpoint indica solo in parte gli smartphone. Il contributo maggiore arriverà infatti dalla diversificazione, dove la eSIM può fare la differenza tra un dispositivo non connesso e uno connesso.
Si parla soprattutto di hotspot portatili, notebook e apparati come i droni. Anche se inizialmente la quota maggiore resterà ancorata proprio a smartphone e smartwatch.