Eleganza e sport, le armi Galaxy Watch Active 2 per incrociare i rivali
Prime considerazioni sullo smartwatch Samsung, con un look rinnovato all’insegna touch, utile anche a superare alcuni limiti
Le previsioni di metà luglio sull’imminente arrivo del Galaxy Watch Active 2 sono state pienamente rispettate già a inizio agosto. D’altra parte, recuperare il terreno perso nei confronti di Apple durante gli ultimi anni e contrastare l’avanzata Fitbit ha in qualche modo obbligato Samsung a stringere i tempi.
Si spiega anche così la rapida successione di annunci, con il Galaxy Watch Active annunciato non più tardi della scorsa primavera. Troppo importanti infatti, erano apparsi alcuni limiti proprio nel momento in cui il mercato sta decollando, a partire da uno scarso appeal per il mondo del fitness e lo sport più in generale, con la gran parte di consensi dirottati altrove.
Con una perfetta strategia di marketing però, Samsung ha nascosto per quanto possibile tutto questo dietro a importanti interventi sul design e le funzionalità più in generale, dimostrando di fatto di considerare Apple come vero rivale e voler competere sullo stesso livello.
Tutto ruota intorno al touch
Tra le novità più appariscenti di Galaxy Watch Active 2 c’è infatti la ghiera virtuale. Se nel modello precedente era un elemento rotante fisico, ora è stata integrata nel display AMOLED leggermente incurvato. La ricerca di un elemento distintivo passa quindi per questo elemento per gestire l’interfaccia.
Certamente apprezzabile dal punto di vista estetico, l’effettiva praticità è tutta da verificare, soprattutto considerata la destinazione naturale rivolta agli utenti più sportivi. Spesso infatti, i sistemi touch presentano difficoltà in situazioni concitate e dover interrompere una corsa o una pedalata per regolare il Galaxy Watch Active 2 difficilmente sarebbe bene accolto.
In ogni caso, l’accorgimento ha permesso anche di ridurre l’ingombro e assottigliare il profilo. Come anticipato, sono due i formati proposti, con diametro da 44 mm e da 40 mm di diametro, rispettivamente 1,4 pollici e 1,2 pollici per il display e risoluzione da 360×360 pixel, per altrettanti stili. Alluminio leggero con fascia in fluoroelastomero e acciaio inox con cinturino in pelle.
L’importante è vincere
Lo sport è però la vera scommessa Samsung con il il Galaxy Watch Active 2. Lo sviluppo del sensore per la frequenza cardiaca esteso ora a otto LED, a detta di Samsung permette di raggiungere una maggiore affidabilità. Salgono quindi a 39 le discipline tracciabili, sette delle quali con riconoscimento automatico.
In linea con le attuali tendenze, i dati raccolti possono essere utilizzati anche per mettere a punto un programma di attività personalizzato e raggiungere i relativi obiettivi. Così come la possibilità di collegarsi direttamente al mondo social, cercando in questo caso di spongersi oltre.
il Galaxy Watch Active 2 permette infatti di ritwittare direttamente un messaggio o guardare video YouTube al polso. Decisamente originale, anche se tutta da verificare l’utilità, la possibilità di coordinare il quadrante con il proprio abbigliamento e stile di vita, attraverso l’app e una fotografia ripresa con lo smartphone.
La presenza del GPS integrato rende delicato il discorso sull’autonomia. Ufficialmente, Samsung ha dichiarato quattro giorni. Nel caso, un netto passo avanti rispetto al paio scarso della prima versione. Una promessa tutta da verificare e conoscendo le strategie dell’azienda, possibile solo dall’utente finale dopo l’acquisto.
il Galaxy Watch Active 2 è naturalmente completo anche di Wi-Fi, NFC per pagamenti contactless, ma anche di connettività LTE (opzionale). Integrato pure il sensore per ECG, tuttavia spento in attesa di ottenere le relative certificazioni.
Il tutto, per prezzi comunque superiori ai 300 euro, anche se sembra lecito sperare solo di poco.