Wearable è sempre più sinonimo di auricolari

Wearable è sempre più sinonimo di auricolari






L’esplosione del mercato saldamente in mano agli auricolari smart. Altrettanto saldamente, in mano ad Apple. Arrancano Samsung e Fitbit

Supportato da una crescita sempre importante, il mondo wearable in Europa inizia a guadagnare una consistenza tale da attirare le attenzioni dei grandi marchi. Certamente, l’interesse di Apple, Samsung, Garmin e più di recente anche Huawei non è mai mancato. Negli ultimi mesi però, è diventato prioritario al pari di altri prodotti, al punto da mettere in difficoltà gli specialisti storici del settore, a partire da Fitibit.

A seconda del punto di vista, lo scenario tracciato da IDC per il terzo trimestre 2019 può trasmettere sentimenti contrastanti. Certamente, chi ancora una volta esce vincitore dal confronto su smartwach, auricolari smart e tracker è ancora una volta Apple, forte di una leadership sempre ben lontana dall’essere messa in discussione.

Prima di tutto, ascoltare

Nel complesso, per il mercato europeo, IDC ha tracciato una crescita trimestrale del 154,4% rispetto allo stesso periodo del 2018. Vale a dire, 13,4 milioni di prodotti venduti. Per buona parte, un settore sempre più legato agli auricolari, protagonisti nel 52,3% delle vendite. Esattamente il doppio degli smartwatch fermi al 26,7% e ancora più dei tracker, limitati al 20,7%

Insieme a Gran Bretagna, Francia, Germania e Russia, l’Italia rientra tra le cinque nazioni più attente a queste tecnologie wearable. La Russia in particolare, è al momento il mercato con la maggiore crescita annuale.

A livello di marco area, tutto l’Est Europa si muova a maggiore velocità, con un +215,9%, rispetto al comunque sempre interessante +144,9% dell’Occidente. D’altra parte, otto acquisti su dieci sono ancora conclusi nella zona comprendente anche l’Italia.

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Dinamismo, la ragione del successo

Secondo IDC, è l’evoluzione più rapida a guidare la crescita a partire dagli auricolari smart. L’offerta si allarga infatti più velocemente rispetto agli smartwatch e presenta elementi oggettivamente più accattivanti per i potenziali acquirenti.

D’altra parte, le prospettive per smartwatch e tracker restano sempre interessanti. Soprattutto, i produttori dovranno giocarsi al meglio la carta dell’integrazione con i dispositivi per la smart home, un settore ancora quasi tutto da scoprire.

Al momento però, protagonisti restano gli auricolari smart. Basti pensare come la crescita annuale sia addirittura al 400%, vale a dire quattro volte più vendite di quelle registrate dodici mesi fa. Più ordinario invece l’aumento del 18,3% registrato dagli smartwatch.

Al riguardo, interessante osservare una maggiore attenzione verso i modelli più semplici, e quindi anche più economici. IDC registra infatti, 26% delle preferenze, qualcosa più del 22,8% di un anno fa.

Grande fermento invece anche tra i tracker. Dietro la quota di mercato inferiore in realtà si nasconde la crescita decisamente interessante del 222%. Qua, i protagonisti dei primi tempi Fitbit, Xiaomi e Huawei si trovano però a dover fare i conti con le ambizioni di Samsung sotto forma di Galaxy Fit e Galaxy Fit E.

Apple non teme i rivali per AirPods

Con il 36% del mercato wearable, Apple resta punto di riferimento indiscusso. I 4,83 milioni di unità vendute non sono abbastanza per registrare anche l’incremento più marcato. Tuttavia, la crescita annuale del 154,7% dovrebbe permettere sonni tranquilli ancora per qualche tempo, soprattutto sul fronte AirPods.

Anche perché alle spalle, gli avversari sono più impegnati a contrastarsi tra di loro. Samsung infatti inizia a cogliere frutti delle proprie strategie, registrando un incremento del 373,9%, utile a guadagnare il 18,1% del mercato, praticamente il doppio di un anno prima.

A farne le spese, prima di tutto Fitbit. L’apprezzamento verso i propri smartwatch e tracker non è infatti più sufficiente a reggere il confronto sul fronte completo. La mancanza di auricolari infatti pesa, portando sì a una crescita del 40,3%, ma dimezzando di fatto la quota scesa al 6,5%.

I 5 migliori produttori di wearable in Europa nel secondo trimestre 2019, secondo IDC

Situazione destinata a essere messa ulteriormente in discussione. Non tanto da Garmin, esattamente nella stessa situazione. I nuovi modelli di smartwatch infatti, non permettono di andare oltre una crescita del 22,3%, anche in questo caso contrastata da un drastico calo nella quota di mercato, scesa dall’11,7% al 5,6%.

Per entrambi, si sta materializzando sempre più lo spettro Huawei. Il marchio cinese è infatti protagonista della migliore prestazione di crescita, con un +697% preoccupante per tutti i diretti rivali. Pur costruito su numeri di partenza ridotti, una prestazione comunque capace di insidiare ormai da vicino i protagonisti storici, salendo in un anno dall’1,8% di vendite al 5,6%.

Nel mondo wearable si prospetta quindi un 2020 particolarmente interessante, dove ci si atetnde un confronto serrato a colpi di novità e presumibilmente anche prezzi.

Non a caso, per il 2020 dei wearable IDC stima una ulteriore crescita a 72,8 milioni di prodotti venduti. Per la metà sempre auricolari smart, con gli smartwatch in crescita, a occupare il 32%. Per un volume di affari totale di 14 miliardi di dollari solo in Europa, ormai capace di attirare sempre più attenzione da parte dei produttori.

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