L’intelligenza Fathom AI pronta a scacciare l’incubo infortunio

L’intelligenza Fathom AI pronta a scacciare l’incubo infortunio






Sensori e intelligenza aritficiale al servizio di atleti e appassionati per trovare il metodo di allenamento personale e a prova di rischi

La peggiore prospettiva per chi pratica sport, a qualsiasi livello, è un infortunio. Per buona parte, all’apparenza imprevedibili, o non riconducibili al momento in cui si verificano. Riconoscere una potenziale situazione a rischio è quanto promette di ottenere Fathom AI. Al momento, solo attraverso un’app, ma presto anche grazie a una serie di sensori.

Una promessa decisamente autorevole. Fathom AI è infatti il risultato degli studi congiunti di Gabrielle Levac e Ivonna Dumanyan. Prima ancora di esperti di ingegneria e di analisi dei dati, atlete alle prese loro stesse con infortuni.

Gli studi condotti dalle due sportive in attività di laboratorio biomeccanico hanno permesso di stabilire come oltre il 60% degli infortuni di un atleta possa essere evitato grazie a una prevenzione efficace.

Questa, si raggiunge naturalmente a partire da una serie di esercizi di mantenimento quotidiani e mirati, accompagnati da una conoscenza dettagliata dei valori, dalla cui combinazione scaturisce il quadro personale assolutamente unico.

Sicuri di allenarsi al meglio

L’obiettivo Fathom AI è ricavare questo quadro dettagliato, trovando la modalità di allenamento più adatta. Il punto di partenza è l’app, grazie alla quale una volta inserite le proprie misurazioni, ricavare la combinazione di esercizi ideale per mantenere il fisico in condizioni ottimali. Inoltre, stimare con la dovuta precisione i rischi di sovraccarico o individuare quelli di sottosforzo.

Una procedura interattiva, aggiornata quotidianamente e pronta quindi ad adattarsi all’evoluzione del proprio corpo. Tutto questo però, naturalmente da solo non è sufficiente.

Per un salto di qualità serve una lettura dei dati diretta, capace di andare oltre la buona volontà dell’atleta e in grado fi fornire misurazioni affidabili, precise e costanti nel tempo.

Il sensore in più

Nasce così il kit si tre piccoli sensori, grandi poco più di un bottone, da applicare su fianchi e caviglie. Grazie a questo, Fathom AI leggerà oltre un centinaio di parametri, tra cui livello di affaticamento, variazione nelle prestazioni tra i giorni, postura e corretta esecuzione degli esercizi.

Il relativo algoritmo di intelligenza artificiale sarà così in grado di elaborare indicazioni personalizzate. Pronte da una parte e guidare verso una pratica sportiva più efficace. Dall’altra a rilevare per tempo i sintomi dai quali può scaturire un infortunio e aggiustare per tempo l’attività.

Pronta a partire, la proposta Fathom AI al momento sembra però destinata a un utenza limitata. Al costo base di 299 dollari (cento in più a fine periodo di lancio) va sommato un canone 29 dollari al mese per il servizio di elaborazione dei dati.

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