Wearable e Salute, accoppiata vincente e pericolosa
L’estensione dei wearable al campo medico è già reale a apprezzata dagli utenti. Serve però conoscere i rischi e intervenire subito
Il ruolo crescente dei wearable nel contesto medico non è più una novità. Così come sta iniziamo a farsi strada anche la consapevolezza di rischi legati a questa situazione.
Con un ruolo importante nella vita quotidiana, i dispositivi indossabili diventano anche obiettivi privilegiati dagli hacker. Può quindi tornare utile qualche riflessione al riguardo, suggerita da Mobisec.
La cronaca delle ultime settimane offre infatti alcuni spunti particolarmente interessanti sul tema della raccolta e della diffusione dei dati privati, in particolar modo in relazione ai dati sanitari. Da un lato, il caso del brasiliano Jorge Freire, professione pubblicitario. Dopo aver notato una frequenza cardiaca troppo alta segnalata dal proprio Apple Watch, ha pensato bene di andare in ospedale, evitando così un infarto.
Non il primo caso del genere, e anche per questo ragione in più di credere nelle potenzialità dei wearable. Un nuovo esempio virtuoso di come la tecnologia possa letteralmente salvare la vita.
Il prezzo da pagare è la sicurezza
D’altra parte però, anche il rovescio della medaglia. La notizia di oltre un miliardo di referti riservati finiti online, scaricabili e consultabili liberamente da chiunque sia in possesso di una connessione Internet. Nelle mani sbagliate, dati potenzialmente impiegati per pratiche illecite, con una seri di informazioni sensibili sulla persona.
La diffusione capillare dei weareble è ormai una certezza ed è destinata a crescere ancora per qualche tempo, allargandosi dal mondo dello sport e del wellness fino alla Sanità. A questo punto però, sorge la necessità di una modifica radicale della conservazione del dato.
Se fino a qualche tempo fa erano infatti conservati in cartelle cliniche cartacee nei luoghi di analisi e cura, già oggi iniziano a essere memorizzati in database internazionali di dati sanitari e ricerca e collegati a wearable certificati per uso medico.
Primo passo, conoscere i pericoli
Il vero problema è la scarsa sensibilità attuale, a tutti i livelli. A fronte di un potenziale decisamente alto, di una facilità d’uso estrema, spesso si perde la consapevolezza dei pericoli a cui ci si espone. Per rendersene conto , on p necessario verificare di persona come vedere clonata la propria carta di credito non sia la prospettiva peggiore. Qua, entra in gioco la salute.
Basti per esempio pensare a quanto l’introduzione di un wearable sia in grado di supportare l’utente nel seguire una terapia. Come sottolinea Mobisec, la mancanza di puntualità e costanza da parte del paziente nelle patologie croniche, causa fallimenti nel 75% dei casi. Oggi è possibile intervenire grazie ai numerosi sistemi di monitoraggio di parametri sanitari indossabili.
A prescindere dal segmento di applicazione, sanitario, wellness, office, produttività, nel breve-medio periodo il wearable avrà quindi una diffusione dirompente. Importante ribadire però, come non appena si entri nel terreno dello stato di salute del singolo, i danni in caso di furto di dati possono facilmente diventare essere disastrosi.
Oltre al buon senso dell’utente nel scegliere e usare i wearable, la responsabilità dipende per buona parte da chi gestisce i dati. Serve una protezione totale, lungo l’intero percorso, in diversi momenti e luoghi. Sfruttando la cifratura anche a questo livelli, il dato può essere protetto quando viene creato, quando viene salvato, quando viene usato e/o modificato.
Se in passato si parlava di funzioni necessarie solo in specifici passaggi nella catena di trattamento del dato e a situazioni circoscritte, ora sono indispensabili in qualsiasi momento e qualsiasi posizione del processo. Diventa dunque indispensabile rivedere il modello di protezione dei dati, salvaguardando ogni fase del ciclo di e sensibilizzando alla loro pertinenza di protezione tutti i player coinvolti nella filiera del dato sanitario.
Dal canto suo, l’utente deve maturare una maggior consapevolezza del mezzo e deve considerare il dispositivo come uno strumento. A sua volta, la Pubblica Amministrazione deve garantire la modalità di formulazione della normativa. Da subito però., spetta agli operatori aumentare la cultura e la specificità del mondo mobile per adeguare metodologie e procedure di prevenzione attualmente non ancora abbastanza diffuse e uniformi.