La realtà aumentata in soccorso del mondo beauty

La realtà aumentata in soccorso del mondo beauty






Nello scenario inquadrato da Vuzix, gli smarglassess entreranno nel corredo personale beauty, per valutare in anteprima prodotti e acconciature

Tra i settori più colpiti dalle nuove esigenze sanitarie post Covid-19, il mondo dell’estetica è all’urgente ricerca di nuove soluzioni per mantenere alti i propri livelli di qualità e profittabilità. Secondo Vuzix, la soluzione passerà presto anche per la realtà aumentata e un paio di smartglassess.

L’idea è molto meno bizzarra di quanto possa apparire all’inizio. Già oggi, in un settore del beauty dal valore di circa 60 miliardi di dollari, l’apporto della tecnologia è decisamente importante.

A partire dai numerosi tutorial caricati su YouTube su come ottenere un makeup ottimale. Oppure, i filtri di Instagram e Snapchat, grazie ai quali sperimentare un primo approccio alla realtà virtuale simulando acconciature e trucco. Solo per YouTube, si parla di oltre un milione di visualizzazioni al giorno sul tema.

Ora però, grazie alla realtà aumentata si può andare oltre. Naturalmente, non solo con un paio di smartglassess Vuzix. Questi semmai, rappresentano un’alternativa in più alle diverse soluzioni già accessibili sul mercato.

Guardare prima di toccare

Per esempio, l’app Skin AI sfrutta un’immagine personale e un algoritmo di intelligenza artificiale per simulare l’effetto di un prodotto di bellezza sul proprio viso. Più in generale, l’utilizzo della realtà aumentata nel mondo beauty è molto più diffuso di quanto si possa immaginare.

L’idea è rendere la situazione più personalizzata. Invece di doversi ispirare a video dove i protagonisti sono altri, spesso modelli o comunque persone in grado di dedicare molto tempo al makeup, poter invece contare su una sorta di anteprima dell’effetto di un prodotto. In pratica, una specie di specchio smart.

Operazione possibile proprio grazie agli smartglassess. Tenendo lo sguardo fisso sullo specchio, ingombro dei wearable a parte, l’operazione di prendersi cura di sé rimane del tutto naturale.

Foto di Anastasia Gepp da Pixabay

Trucco senza inganno

Sotto questo punto di vista, intelligenza artificiale significa soprattutto personalizzazione e le potenzialità sono già concrete. Simulare una serie di look prima di acquistare i relativi prodotti o applicarli e indossarli al meglio, diventa un’operazione alla portata di tutti, risolvendo problemi di tempo e denaro.

Se per l’utenza finale la soluzione può ancora apparire fin troppo innovativa, le potenzialità per il mondo professionale sono già attuali. L’investimento in smartglasses e relativi software è in effetti decisamente più alla portata di un negozio specializzato, e probabilmente anche più giustificabile come spesa.

Aiutare le clienti a trovare il proprio stile provandone una serie senza limiti e senza spese, è un serviizo in grado di fare la differenza e attirare nuovi clienti.

Se per vedere degli smartglassess sulle mensole di un bagno di casa al fianco degli altri strumenti da toilette è probabilmente ancora presto, l’idea di andare dall’estetista o dal parrucchiere con lo stesso spirito di provare una serie di vestiti prima di comprarli è molto più vicina alla realtà.

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