La discrezione Verity Sense, soluzione ideale dove lo smartwatch è di troppo
Piccolo e leggero, il sensore Polar Verity Sense rileva i dati di un allenamento nella posizione preferita, anche sugli occhialini da nuoto
A prima vista, l’idea Polar di lanciare sul mercato un prodotto come Verity Sense, un semplice sensore in grado di rilevare dati e memorizzarli, senza un display, un pulsante o un altro sistema di interazione, può sembrare nelle migliore delle ipotesi anacronistica.
Da un’analisi più attenta invece, i vantaggi non mancano. Anzi, non è da escludere sia quel genere di soluzioni a volta trascurato da altri protagonisti del mondo wearable, alla ricerca di smartwatch sempre più ricchi di funzioni e accattivanti.
Durante la pratica di uno sport, ci sono situazioni infatti dove un semplice sensore come Verity Sense è esattamente tutto ciò che serve, niente di più e niente di meno. Situazioni come il nuoto o la palestra, dove informazioni quali distanza, passi o ritmo non hanno sempre senso e indossare un dispositivo può diventar addirittura fastidioso.
Un concentrato di dati dentro Verity Sense
L’idea Polar è infatti quella di un sensore di frequenza cardiaca a lettura ottica con 6 LED in grado di garantire massima libertà di movimento, lasciando al tempo stesso una varietà di opzioni per la visualizzazione e la registrazione degli allenamenti.
La connettività Bluetooth, ANT+ e la memoria interna permettono di collegare comunque Verity Sense con uno smartwatch, ma anche un computer per bicicletta, o direttamente all’app di allenamento, per visualizzare i dati in diretta nel raggio di 40 mestri e addirittura 150 metri con il supprto dedicato. Oppure, registrare fino a 600 ore di lavoro e scaricare i dati in un secondo tempo su Polar Flow.
Interessante in particolare il supporto per il nuoto. Il sensore rileva frequenza cardiaca, distanza e ritmo della bracciata. Per non avere niente al polso, può essere montato a ridosso della tempia grazie alla clip per occhialini da nuoto progettata per essere compatibile con la maggior parte modelli.
Liberi di muoversi
Anche nelle altre situazioni, il tradizionale polso non è l’unica alternativa. Verity Sense si può indossare all’avambraccio o al bicipite. Più in generale, una volta staccato dalla fascia da braccio, trova posto anche sotto abiti molto aderenti. Unico requisito, il sensore deve restare fermo e a contatto con il corpo.
A lavoro concluso, i dati sono analizzati prima di tutto dalla piattaforma Flow. Tra i dati disponibili, diario automatico e rapporti sui progressi. Informazioni pronte da essere sincronizzate in automatico anche su altre app, a partire da Strava o TrainingPeaks.
Anche se il costo di 89,90 euro può sembrare eccessivo se confrontato con i più completi smartwatch entry level, è importane ricordare la destinazione d’uso di Polar Verity Sense. Solamente un sensore, in grado di fare certamente poche cose, ma farle bene, con livelli di precisione e affidabilità decisamente più elevati, in grado di fornire garanzie adeguate agli sportivi più esigenti.
Pubblicato il 11/2/2021