Nuovo sensore Apple Watch, glucosio no, temperatura forse
Accantonate le ambizioni di integrare in Watch un sensore per glucosio o pressione, l’attenzione Apple di concentra sulla temperatura corporea
La ricerca, ormai quasi assillante, di Apple per inserire in una prossima versione di Watch sensori per il livello di glucosio nel sangue o per misurare la pressione, è nota da tempo. Difficilmente però, saranno queste le prime novità di una certa portata. Più verosimilmente, il primo passo sarà un più semplice rilevamento della temperatura.
Questo non significa affatto accantonare due tra le opzioni più importanti per il salto di qualità degli smartwatch in veri e propri dispositivi in grado di offrire supporto e affidabilità a livello medico. Solamente, il livello di affidabilità necessario a ottenere le relative certificazioni è ancora lontano. O almeno, anche solo per essere sfruttato da Apple rispettando gli alti requisiti di design e praticità.
Temperatura più facile da tenere sotto controllo
Per presentare novità di un certo rilievo in un nuovo Watch, meglio allora concentrarsi su qualcosa di più facile da integrare e al tempo stesso in grado di attirare l’attenzione. In piena pandemia, il sensore per la temperatura corporea appare la soluzione ideale.
Diverse le indicazioni che portano in questa direzione. Prima di tutto, Apple è già al lavoro da qualche tempo sull’argomento. Le prima tracce portano infatti a risalire fino al 2019 per trovare i primi esperimenti.
A supporto della tesi, un brevetto proprio relativo a un sensore per la temperatura corporea. Anche se non c’è un riferimento diretto a uno smartwatch o un wearable, restano i maggiori candidati.
D’altra parte, due anni sono un tempo di sviluppo piuttosto lungo. Abbastanza da indurre a ritenere che Apple abbia incontrato qualche difficoltà più del previsto a integrarlo. Un obiettivo invece già raggiunto da alcuni rivali, a partire da Fitbit con Sense.
Restano però margini di miglioramento sull’affidabilità, e conoscendo Apple con buona probabilità è esattamente il punto su cui si sta lavorando. Limitarsi a imitare la concorrenza on è infatti nelle corde dell’azienda. Meglio allora aspettare un po’ di più, ma essere in grado di spingersi oltre e tornare a distinguersi.
Affidabilità obiettivo primario
Uno dei potenziali obiettivi, arrivare a una lettura costante e non su richiesta. Un po’ come succede attualmente con la frequenza cardiaca, quindi senza la necessità di interventi da parte dell’utente.
Oppure, un uso più esteso del semplice rischio febbre. Tenere sotto controllo la temperatura in condizioni potenzialmente a rischio, come per esempio in spiaggia o sotto il sole battente.
In ogni caso, difficile vedere il sensore per la temperatura corporea già sul prossimo Watch atteso per settembre. Salvo sorprese ben nascoste infatti, il livello di sviluppo non sembra ancora in linea con i requisisti Apple.
Pubblicato il 19/8/2021